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ISTAT: NATALITA’ AI MINIMI STORICI

ISTAT: NATALITA’ AI MINIMI STORICI

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Sempre più vecchi e con sempre meno figli. Il rapporto Istat 2014 fotografa un’Italia con un poco invidiabile record mondiale, quello del più alto indice di vecchiaia.
. Invecchia fortemente il Sud, dove dal 2011 al 2041 “la proporzione di ultrasessantacinquenni per 100 giovani con meno di 15 anni risulterà
più che raddoppiata passando da 123 a 278. Nello stesso periodo al Centro-Nord
l’indice di vecchiaia aumenterà di oltre una volta e mezza, da 159 a 242″. Intanto le nascite continuano a calare:”Dal 2008, con l’avvio della crisi economica si inverte il trend di crescita della
natalità e della fecondità in atto dal 1995: nel 2013 si stima che saranno iscritti in
anagrafe per nascita poco meno di 515 mila bambini, circa 64 mila in meno in cinque
anni e inferiori di 12 mila unità al minimo storico delle nascite del 1995. Questa nuova
fase di denatalità non può non accelerare ulteriormente il processo di invecchiamento
in atto.”
Un fenomeno, spiegano dall’Istat, presente in tutti gli stati europei ” seppur con ritmi e intensità diverse” e che viene collegato con la crisi (” anche se non è possibile stabilire con certezza un legame
causale”, che nel nostro Paese si somma alle motivazioni “strutturali” che portano sempre meno donne ad avere figli: “le donne italiane in età feconda sono sempre meno numerose, fanno meno figli
e sempre più tardi.” Non ci salveranno nemmeno le donne straniere:” La popolazione
femminile straniera in età feconda sta rapidamente “invecchiando” e cala il loro livelllo di fecondità:” pur mantenendosi su livelli di fecondità decisamente più elevati
di quelli delle donne italiane (rispettivamente 2,37 e 1,29 figli per donna nel 2012),
il numero medio di figli per donna delle cittadine straniere è anch’esso in rapida
diminuzione e il loro contributo alla fecondità complessiva della popolazione si va
progressivamente riducendo.”

In allegato il documento redatto dall’Istat.

Intervistato da famiglia Cristiana, Mario Sberna afferma: «La denatalità è l’esito inevitabile di uno Stato che ti punisce perché fai i figli. “Un paese senza figli non ha futuro”

Da leggere anche il commento di sul “disinvestimento riproduttivo ” delle donne del Sud, che non fanno più figli, denunciato dal giornalista de Il Mattino, Marco Esposito …http://ilazzaro.altervista.org/istat-quel-sud-che-non-fa-piu-figli/

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cap4.pdf