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Imu-Tasi più alte e non potranno calare

Imu-Tasi più alte e non potranno calare

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Con 338 euro pro capite Ferrara è al 33º posto. L’assessore: le famiglie numerose ci perdono ma cambiare non si può

Ferrara è al 33º posto nella classifica delle città più esose per quanto riguarda la pressione fiscale sulla casa. Tasi e Imu, infatti, hanno lasciato nel 2014 la bellezza di 45,5 milioni di euro nella casse del Comune, cioè 338,8 euro per abitante. Si tratta di un indice di prelievo al di sotto della media emiliana, visto che Ferrara è al sesto posto in regione in questa classifica, e il dato potrebbe essere leggermente più basso: alla Ragioneria comunale risulta infatti la mancata riscossione di 1,7 milioni di euro per il Fondo nazionale di solidarietà. «Si tratta di un ritardo da parte dello Stato, prontamente colmato: certo non ci lasciano a disposizione questi soldi – dice Luca Vaccari, assessore comunale al Bilancio – Sulla carta, però, il dato del gettito comunale risulta più alto di 1,7 milioni rispetto a quanto realmente rimasto in cassa». Con questa correzione anche Reggio Emilia risulterebbe più pesante quanto a pressione discale sugli immobili.

In assoluto, comunque, Tasi e Imu sulle abitazioni di lusso pesano di più rispetto alla vecchia Imu unica, in particolare per le famiglie numerose: «È vero – riconosce Vaccari – nonostante il complicato meccanismo messo in atto dall’ex assessore Marattin, ci siamo resi conto che le famiglie numerose non avranno le stesse agevolazioni dell’anno scorso. Ci sono però pochi margini di manovra». I vincoli posti dalla legislazione nazionale, che appunto avevano indotto il Comune a proporre un vero e proprio algoritmo per conteggiare le detrazioni, si sommano alle ristrettezze di bilancio alimentate dai nuovi tagli governativi, che ancora non sono noti nella versione definitiva. «Si parla di fine aprile…» annota in maniera un po’ sconsolata Vaccari, il quale ha comunque già pronta l’impalcatura della manovra di metà anno con la quale correggere il budget 2015 approvato, a bocce ancora ferme, alla fine dell’anno scorso. Le previsioni generalizzate sui tagli, appunto, non sono per nulla incoraggianti, quindi l’assessore anticipa che «quasi sicuramente non ci saranno spazi per una riduzione delle aliquote o l’aumento delle detrazioni, nemmeno per quanto riguarda le famiglie numerose». Del resto il sindaco Tiziano Tagliani al recente raduno delle famiglie numerose si era ben guardato dal fare promesse di tipo fiscale, prendendosela con l’Isee: «È uno strumento nato con l’obiettivo di essere più equo, se ci sono elementi di sperequazione la Regione deve mettersi dei correttivi».

In testa alla classifica del prelievo, in ogni caso, ci sono Padova, Siena e Milano, rispettivamente con 668,3, 637,5 e 631,2 euro per abitante. (s.c.)

Fonte: La nuova ferrara

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