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Il Filo e la Rete: buone notizie sull’amore

Il Filo e la Rete: buone notizie sull’amore

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Nasce con questo numero zero il foglio di collegamento “Il filo e la rete” con cui il Forum nazionale delle associazioni familiari intende porsi a servizio e sostenere il lavoro educativo di tanti genitori, famiglie, docenti, in tema di affettività e di sessualità, attraverso un lungo e appassionato lavoro delle nostre associazioni, delle commissioni di studio, di tanti genitori che ci sollecitano con urgenza, nella quotidiana sfida dell’educazione delle nuove generazioni.
Questo tempo ci provoca proponendo le sfide antropologicamente più radicali al nostro lavoro educativo: prima fra tutte, quella rappresentata dalla teoria del gender, secondo cui l’essere uomo o l’essere donna non è frutto di leggi naturali che plasmano il nostro corpo , la nostra psiche,le nostre emozioni ed abilità fin dalla vita intrauterina, ma solo la conseguenza di comportamenti stereotipati che ci verrebbero imposti fin dalla più tenera età. Secondo questa ideologia, l’essere uomo o donna non è una precisa modalità di essere al mondo e di dare ad esso il proprio contributo, ma il frutto di una nostra scelta, mutevole perché basata su emozioni ed esperienze.
Si tratta di una separazione netta fra corpo e persona che radicalizza la separazione fra corpo, sessualità e persona iniziata con la rivoluzione sessuale degli anni ’60 del secolo scorso. Era iniziata con la nascita della pillola anticoncezionale che, si diceva, avrebbe liberato la donna da un destino di schiavitù, dovuto alla mancanza di autonomia economica ed alla maternità.
Non è andata così, ed oggi sappiamo anzi che dalla pillola in poi, abbiamo lasciato la donna sempre più vittima di una sessualità senza amore , che non di rado l’ha ridotta ad oggetto, utilizzando poi la foglia di fico della sua libertà ed autodeterminazione per lasciarla ancora più sola ad affrontare gravidanze anche per questo sempre più difficili.
Contraccezione, aborto, ideologia gender; sterilità, fecondazione assistita ed embrioni passati dalla provetta al congelatore; fino all’utero in affitto, la nuova schiavitù di tante donne che la neo lingua gender chiama gestazione di sostegno: tutti frutti di una “cultura” che non ha saputo guardare alla realtà, alla verità delle cose, che ha trasformato il desiderio in diritto, ed ha generato infinite solitudini.
La famiglia non risponde a questa logica, non si regge su di essa. SI fonda su una relazione d’amore fra un uomo ed una donna, resi capaci di generare dalla biologia e dall’amore. La parola chiave della famiglia è dono, non diritto. Per vivere bene la famiglia le persone vivono le relazioni come un servizio all’altro, non come una pretesa sull’altro.
Per questo l’atto del generare non è solo procreare, ma diventa anche educare. E nessuno di noi vuole educare i propri figli a qualcosa di diverso dalla verità. La sfida educativa è forse la scommessa centrale di questa nostra epoca: lo sappiamo bene. Per questo vogliamo aiutarci a giocare al meglio il nostro compito. Lo potremo fare solo stando insieme, costruendo una rete di famiglie, che sappia far sentire alta la sua voce e soprattutto sappia riprendere a raccontare una Storia: quella di un uomo, di una donna, del loro amore, dei loro figli.
Ognuno di noi ha in mano il suo capo di filo, da intrecciare con i capi degli altri in una rete, per rappresentare con forza la realtà, anche quando la si vuole mistificare. In questa rete sono importanti tutti i fili e sono importanti i nodi: le associazioni fra famiglie, le reti fra di esse sul territorio, il lavoro di accompagnamento e di mutuo aiuto per imparare insieme ad essere più famiglia ed a fare più famiglia nella società.
Il Forum delle associazioni familiari vuole contribuire a tessere questa rete, a sostenerne i diritti e le ragioni ; per questo ci rivolgiamo alle nostre Associazioni ed ai tantissimi Forum locali per chiedere loro, ora più che mai, di sostenere le famiglie, i genitori, i docenti, i ragazzi che , rendendosi conto delle insidie nascoste nell’ ideologia gender, vogliono alzare la loro voce per rivendicare la propria responsabilità e libertà educativa. Ma vogliamo anche proporre percorsi formativi ed educativi che siano capaci di sostenere ragazzi e genitori nella grande sfida di riscoprire la bellezza del corpo, del suo rispetto, della forza creatrice dell’amore, dell’affettività, della sessualità. Ciascuno offre il proprio filo, per costruire una rete di progetto e di speranza, a partire da quelle “buone notizie sull’amore”, già oggi presenti in modo capillare nelle nostre comunità.

Francesco Belletti

In allegato il modulo da presentare all’istituto per essere messo a conoscenza di ogni lezione, progetto e attività didattica attinenti alla sfera affettiva e sessuale così da poter dare o non dare il consenso alla partecipazione dei propri figli e direttamente sul sito del Forum delle associazioni familiari altre proposte

Scarica allegati:
Modulo consenso informato.pdf