E’ con spirito di grande speranza che abbiamo ascoltato e poi letto e riletto il discorso per la fiducia del presidente del Consiglio Enrico Letta. La stessa speranza che ci fa credere che oggi sarà una buona giornata, che si troveranno delle soluzioni, che le cose andranno meglio.
Per questo non vogliamo esser nè di destra nè di sinistra, e non vogliamo ascoltare le parole di tanti analisti, politologi e giornalisti che nelle parole del neopresidente vedono promesse difficili da mantenere.
Noi vogliamo crederci. Vogliamo assolutamente credere che questo nuovo governo guarderà al suo Paese con uno sguardo rivolto al futuro. Vogliamo credere quando ci dice “Basta coi debiti che troppe volte il nostro Paese ha scaricato sulle spalle e la vita delle generazioni successive. Quelle nuove, di generazioni, hanno imparato sulla propria pelle e non faranno lo stesso con i propri figli.”
Siamo perfettamente d’accordo, come quando ci viene detto che i nostri preziosissimi figli sono le “energie migliori del Paese”, una grande risorsa. E siamo felici di sentirci dire che “Rinunciare ad investire su di loro è un suicidio economico.”, perché da sempre lo gridiamo: SENZA FIGLI NON C’E’ FUTURO”. E allora, se il capo dell’esecutivo finalmente pone l’accento sulla questione demografica (“Non è solo demografia, è una ferita morale”), sul limbo dei tanti giovani che non studiano e non lavorano, sui bassi livelli di istruzione, sulle sempre crescenti disuguaglianze sociali, figlie di una politica educativa miope e insufficiente, noi ci crediamo, e speriamo.
E speriamo che ci sia davvero la volontà di cambiare, perché “Non si possono più chiedere sacrifici sempre e soltanto ai «soliti noti». I sacrifici sono socialmente sostenibili solo se sono ispirati ad un principio di equità. Questo significa coniugare una ferrea lotta all’evasione con un fisco amico dei cittadini.” E magari amico, in modo equo secondo Costituzione, delle famiglie con figli. Anche di quelle più bisognose, per cui vengono ipotizzate nuove forme di sostegno.
Noi ci speriamo e non siamo soli:”Un buon discorso quello del presidente Enrico Letta. Tra i molti elementi che lasciano ben sperare meritano di essere sottolineati quelli riguardanti le politiche per la famiglia. Affermano i deputati Gian Luigi Gigli, Federico Fauttilli e Mario Sberna in una nota ripresa dall’ANSA: “Affinche’ gli impegni assunti dal presidente del Consiglio possano tradursi piu’ facilmente in opere e fatti chiediamo ora che nell’articolazione del governo possa trovare posto una delega specifica per la Famiglia, con linea di spesa identificabile, nell’ambito della Presidenza del Consiglio e, soprattutto, l’impegno a garantire una valutazione preventiva dell’impatto sulla famiglia italiana di ogni nuovo provvedimento governativo”.
Insomma, che si passi dalle parole ai fatti. Presto.
