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I “ragazzi” della nazionale ANFN raccontano

I “ragazzi” della nazionale ANFN raccontano

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Carissime famiglie,
siamo qui a scrivere per rendervi partecipi di un’esperienza, l’ennesima, che questa volta ci ha visti riuniti a Brescia per un raduno di preparazione ai prossimi appuntamenti con la squadra di calcio della nostra A.N.F.N.
L’entusiasmo del ns. coordinatore, allenatore, giocatore, capitano (tutto fare insomma) non tarda come sempre a coinvolgerci una volta giunti al “Centro Sportivo S. Eufemia (BS)”, luogo preposto all’accoglienza; è qui che riuniti, sempre e principalmente, in nome dell’unico vero padre che è guida del nostro essere, indossate casacche e scarpette iniziamo a correre dietro quella ammaliante sfera di cuoio che è il “pallone”.
Tra un calcio e l’altro una simpatica ragazza con, in mano, microfono e telecamera si avvicina ad alcuni di noi e con fare curioso, per non dire esterrefatto, incomincia a interessarsi e a porre delle domande.
Quella più ricorrente è: “COME E’ VIVERE IN UNA FAMIGLIA COMPOSTA DA 6, O ANCHE 8, O MAGARI 10 PERSONE?”
Ognuno degli intervistati risponde in modo pressoché diverso rispetto agli altri ma ciò che emerge come fattore accomunante sono alcuni concetti che incastonano l’essenza dell’essere testimoni della famiglia numerosa anche su un rettangolo di gioco: Amore, Condivisione, Dio, Cristo, Famiglia, Figli.
Ecco che qualche volta “ANCHE UNA PARTITA DI PALLONE PUO’ NON APPARIRE BANALE” e il sorriso compiaciuto di quella ragazza e la presa che certi concetti, espressi in maniera personale dai ognuno di noi, hanno prodotto in essa sono stati una testimonianza bellissima.
Crediamo ancora che uno dei momenti più toccanti, più accomunanti, più intimi e di condivisione che abbiamo vissuto è stato il momento serale della cena preceduta sempre da una preghiera di ringraziamento; ospitati in una sala della “Parrocchia S. Angela Merici”, è qui che abbiamo dato vita ad un buffet a base di tranci di pizza, patatine, acqua, cocca cola, aranciata crostate e dolci vari preparati dalle sapienti e impagabili mani della Sig.ra Crucitti, moglie di Antonello.
Ebbene tra un trancio, un pezzo di crostata, un bicchiere di coca cola e quanto altro abbiamo fraternamente ma molto fraternamente messo sul tavolo discorsi sulle ns. famiglie, su problematiche varie che affiorano all’interno delle stesse: qualcuno ha condiviso con il resto del gruppo la propria esperienza molto crude e toccanti alcune; abbiamo parlato anche di politica, si politica e abbiamo ascoltato anche le esperienze dei nuovi arrivati Claudio e Federico in particolare.
Per concludere la giornata un bel tutto sul letto: rigorosamente letti matrimoniali in cui ad esempio il povero Alessandro ha dovuto condividere il materasso con il disboscatore o meglio tagliatore di legna Roberto tanto che al mattino non sembrava in grado di poter giocare; solo la voglia di correre dietro ad una palla ha fatto si che risultassero entrambi, in assoluto, tra i migliori in campo durante una partita in cui ognuno di noi abbiamo speso fino all’ultima goccia d’energia che si aveva in corpo pur di non soccombere alla stregua di un team di ragazzi che correvano come i matti visto anche l’età media di circa 17 anni.
Alla fine un bel 2 – 0 per i “veri ragazzi” gli ultra quarantenni della squadra della A.N.F.N.
Un grazie a tutti e a presto rivivere tanti bei momenti quelli dentro ma soprattutto quelli fuori dal rettangolo di gioco.
PIRROTTINA NATALE – Galliera (BO)
CANNATA’ ALDO – Galatro (RC)
ROSACE GIUSEPPE – Palmi (RC)
BOTTINO LUIGI – Napoli
CATERISANO FRANCESCO – Ortisei (BZ)
sono Claudio Ferretti papà di 4 figli ed un Angelo che ci aiuta dal cielo.

Per la prima volta sabato mi sono aggregato alla squadra dei papà della nostra bella associazione .

Pensavo di recarmi a fare una partita come molte ne faccio nel mio piccolo paese in provincia di Milano , ed invece mi sono ritrovato con 15 Fratelli , ed il calcio è passato in secondo piano.

Abbiamo condiviso tutte le difficoltà che la famiglia Large ha nella nostra società , questo non ci ha impedito di Pregare insieme, alla Messa , e poi condividendo la cena che Antonello e moglie ci hanno preparato , ci siamo scambiati le nostre impressioni e le nostre azioni per continuare anche nelle difficoltà a far conoscere la Bellezza della Famiglia , la gioia della vita con tanti figli .

Personalmente sono riuscito a parlare delle difficoltà mie e quelle di mia moglie nel momento più brutto della nostra vita di coppia , la perdita del nostro figlio Luca , morto dopo 14 mesi passati a combattere contro una grave malattia, di come i nostri figli Mara e Guilio ci abbiamo realmente aiutato a rialzarci, il Signore poi ci ha regalato la gioia di avere anche Fabio e Lisa e di questo lo ringraziamo ogni giorno.

Volevo con questa mia lettera ringraziare l’Associazione, per la possibilità che ci da di diffondere la Gioia della Famiglia.

cordialmente Claudio Ferretti

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