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Halloween

Halloween

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La “notte di Halloween” è originariamente la vigilia di Ognissanti, già dal nome: “Halloween” è la distorsione di “All Hallows’ Eve”, in inglese appunto “vigilia di Ognissanti”.
Ma il contenuto è tutt’altro.

Con la scusa (fasulla) che la festa fosse originariamente un capodanno celtico in Irlanda, poi cristianizzato dai missionari nel medioevo, lo si vorrebbe ravvivare.
I celti celebravano sì una festa attorno al 31 ottobre, ma non era il capodanno. Il loro capodanno era in primavera.
Nella religiosità celtica ci sono quattro feste stagionali, e il 31 ottobre si celebrava l’inizio dell’inverno.
Mentre però nelle altre tre feste stagionali si festeggiava qualcosa di positivo (la luce, la semina, il sole, il calore, il raccolto,
ecc.) la festa del 31 ottobre era posta sotto il segno della glorificazione e dell’adorazione del buio, del freddo, della morte e del male. Si celebrava il male certamente anche nella speranza di dominarlo – similmente al culto della dea Kalì in India – tuttavia in modo esplicitamente malvagio con azioni malvage, fino ai sacrifici umani.

Come si è detto, la festa è poi scomparsa, ma è stata ripresa a partire dal XV/XVI secolo nei vari movimenti esoterici e occultistici d’Europa e poi d’America.
Oggi è il CAPODANNO SATANISTA, dove i satanisti riavviano in tutto il mondo la loro attività annuale con sacrifici umani.

Poiché il mondo dei media (e dietro ad esso la massoneria) tenta di indebolire e minare la nostra mentalità positiva cristiana, da 40 anni a questa parte in America e da 10 anni in Europa Halloween viene massicciamente favorito, banalizzandolo: si tratterebbe solo di una carnevalata grottesca e niente più. Persino nelle scuole (altrimenti così allergiche alle manifestazioni religiose…) si organizzano nottate di Halloween, i giovani partecipano a party di Halloween, ecc.
Invece tutto ciò è per i nostri bambini e ragazzi un invito subliminale a relativizzare il male e l’orrore, e poi a glorificarlo.
Tra l’altro ogni anno ci sono diversi omicidi misteriosi attorno a questa data.

Anche noi a Ognissanti (1° novembre) e alla Commemorazione di tutti i fedeli defunti (2 novembre) celebriamo i nostri morti e dunque anche la morte stessa, tuttavia trasfigurata e superata attraverso Gesù Cristo che con la sua morte e risurrezione ha sconfitto la morte, il male e le potenze delle tenebre.
È assurdo e pericoloso, come dice S. Paolo, sottomettersi nuovamente alle potenze delle tenebre, anche solo per gioco, dopo che ne siamo già stati riscattati da Gesù Cristo.

d. Paolo Crescini
a cura di Alfio e Emanuela Spitaleri