• it
FISCO E UNIVERSITA’ alleati contro la famiglia?

FISCO E UNIVERSITA’ alleati contro la famiglia?

42 views
Condividi

Un caso concreto.

Siamo una famiglia numerosa: papà, mamma e sei figli. I nostri ragazzi più grandi svolgono piccoli lavori part-time, compatibilmente con i loro studi universitari. Noi insegniamo loro che le tasse si pagano, per il bene di tutti e il buon funzionamento dello Stato, per cui siamo tassativi: niente lavori “in nero”.

Federico, 21 anni, studia all’Università Statale di Parma, Facoltà di Economia. Nel suo tempo libero fa l’assistente bagnanti presso una piscina della nostra città. Lo scorso anno ha guadagnato circa 4.000 euro, una cifra che, abbiamo scoperto, è abbondantemente superiore a 2.840,51 euro, al di sopra dei quali i figli non sono più a carico della famiglia. Questo significa che noi genitori per lui non godiamo più delle detrazioni fiscali in busta paga. Ma questa è la legge e, per quanto sia anacronistica, facciamo buon viso a cattivo gioco.

Arriva il momento dell’iscrizione all’Università. L’importo delle tasse universitarie per ciascuno studente viene determinato in base alle diverse fasce di reddito. Pensiamo:
“Federico è sicuramente nella fascia di reddito più bassa, visto che non è a carico nostro e guadagna solo 4.000 euro all’anno”.

Sarebbe logico… ma non è così: per determinare la fascia di reddito si considera il reddito complessivo del nucleo famigliare convivente:

Lo Studente può dichiarare nucleo familiare a sé stante quando ricorrono i requisiti previsti dall’art. 5 comma 3 del DPCM 09/04/2001:
• residenza separata da quella della famiglia di origine da almeno due anni alla data di presentazione della domanda;
• residenza in immobile non di proprietà della famiglia;
• reddito derivante esclusivamente da lavoro dipendente o assimilato, fiscalmente dichiarato da almeno due anni, non inferiore a € 6.500, 00 annui.

Quindi: Federico guadagna troppo per essere a carico nostro, ma troppo poco per essere considerato autonomo da noi. Non è a carico nostro, ma quando si tratta di pagare le tasse universitarie, conta il nostro reddito.

Però non è a carico nostro, quindi…. Non possiamo neppure detrarre dai nostri redditi le spese che NOI sosteniamo per i suoi studi (tasse universitarie + abbonamento ferroviario per recarsi a Parma).

Ci viene spontaneo chiederci:
Veramente vogliamo continuare a insegnare ai nostri figli che si accettano solo lavori regolari e che le tasse vanno pagate?

Giorgio e Francesca Celoni – ANFN Piacenza