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Elogio dei nonni

Elogio dei nonni

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Elogio dei nonni

Il Brescia Argomenti

COLLOQUI FAMILIARI

di Mario Sberna*

Elogio dei nonni

Mio padre disse un giorno che il piacere di avere un nipote, mio figlio, lo ricompensava di tutti gli sforzi fatti per crescere noi fratelli. Aggiunse, sorridendo, che sarebbe stato troppo bello saltare qualche tappa. Arrivare dritto ai nipoti, insomma.
Come dargli torto? Mentre la responsabilità educativa è tutta dei genitori, lo specifico dei nonni è la gratuità, l’attenzione, la tenerezza, l’amore.
Forse per questo nonni e nipotini se la intendono così bene.
Perché offrono un diversivo magico alla quotidianità delle regole stabilite da mamma e papà. Ci sono nonni giovani e nonni meno giovani. L’essere nonno, nonna, è uno stato dello spirito e non dipende dall’età: c’è chi viene chiamato con tenerezza “nonno” dai bambini senza esserlo di fatto, per il suo modo dolce, affabile, aperto al dialogo e al dono del suo tempo a favore dei bimbi.
Gente saggia che sa costruire vincoli affettivi capaci di penetrare a fondo nel nostro cuore e restarci per tutta la vita.
Chi non ricorda con profonda nostalgia e un pizzico di vera commozione una di queste figure della nostra infanzia? Non è solo il bimbo che cresce in questa magica relazione. Anche i nonni crescono. Dopo aver affrontato una vita piena di sfide, con davanti un orizzonte ormai sempre più breve, coi propri figli cresciuti e indipendenti, si trovano spesso a passare le giornate lamentandosi per gli acciacchi che l’età avanzata si porta appresso. Nei nipotini, riscoprono invece il piacere di dimenticarsi di sé e dei propri guai, gettandosi in un orizzonte fatto di storie emozionanti, contagiate dall’allegria e dalla voglia di vivere tipica dei bimbi.
E quando i bimbi crescono, la magia non finisce. Durante l’adolescenza è normale che si crei una certa distanza tra figli e genitori: l’adolescente, cercando la propria identità, rivendica maggiore libertà, rifiutando d’improvviso le regole paterne che avevano funzionato a puntino fino a qualche mese prima. I genitori saggi, cercano – prudentemente – di concedere poco alla volta, coscienti dei rischi insiti nella prorompente fuga in avanti dei loro figlioli.
Così i nipoti trovano nei nonni i pazienti uditori delle loro proteste e ansie, dei loro piani, dei loro sogni di conquista del mondo, delle loro speranze; nonni che diventano punti di sostegno e sfogo di fronte alle delusioni e alle incomprensioni dell’età e anche, diciamolo, tifosi incondizionati dei piccoli e grandi trionfi dei loro nipoti. Per i nipoti, oltre che complici perfetti, i nonni sono un mondo da esplorare, qualcuno che già fece in passato mille battaglie, visse mille allegrie, guarì mille cicatrici.
E poi i nonni sono la storia vivente delle radici familiari, mantengono vive le tradizioni, insegnano trucchi e mestieri, raccontano storie fantastiche. Non a caso, nei ricordi d’infanzia di noi adulti, tra i ricordi dei posti più belli al mondo mai visti e vissuti, merita un posto d’onore proprio la casa dei nonni. Facciamo in modo che sia così anche per i nostri figli.
Un giorno, toccherà finalmente a noi.

*presidente Associazione Famiglie numerose