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Demografia e famiglia: Generare il futuro

Demografia e famiglia: Generare il futuro

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In collaborazione con la cattedra di Demografia presso l’università di Siena, l’Associazione Nazionale Famiglie Numerose di Siena ha organizzato un convegno che si è tenuto oggi 29 marzo presso la facoltà di Scienze Politiche. Il tema è stato la realtà della famiglia vista sotto il profilo della sua funzione di risorsa della società, con il filtro della lettura demografica e economica del fenomeno sociale.
“Demografia e famiglia: Generare il futuro” il titolo della giornata di studio.
Sono intervenuti i docenti senesi Prof.ssa Cinzia Buccianti e il Prof. Fabrizio Coricelli, che hanno curato la parte scientifica del convegno.
Ha dato il suo contributo anche Paolo Moroni, Referente dell’Unità politica di Anfn e membro dell’osservatorio nazionale per l’assegno unico universale in rappresentanza del Forum delle Associazioni Familiari.
Con questa iniziativa Anfn ha voluto all’attenzione della città la realtà della famiglia quale risorsa, sollecitando la riflessione degli studenti su questo importante tema.
Sono i futuri laureati che devono avere una chiara immagine del Paese reale e dei suoi bisogni.
Le riflessioni e le idee emerse potranno anche essere una base di partenza per interpellare i candidati sindaco che stanno preparando i propri programmi.
La situazione demografica italiana sta attraversando un cambiamento epocale con conseguenze importanti sul tessuto economico e sociale del Paese.
A Siena ad esempio la popolazione di ultrasessacinquenni rappresenta oltre il 28% del totale, e le morti non sono compensate né dalle nascite (il tasso di natalità è in discesa, ormai soltanto 6,14 nati per 1000 abitanti nel 2021, quando era di 7,76 nel 2010) né dall’immigrazione.
Sebbene i dati ISTAT ci restituiscano un andamento della popolazione sostanzialmente stabile, la tendenza è chiaramente segnata dalla crescita costante dell’età media (48,9 nel 2022), che ci prepara un futuro prossimo di decadimento demografico.
Cosa succederà al numero di classi delle nostre scuole e ai posti di lavoro collegati? Quali saranno le ricadute nella assistenza di una popolazione sempre più anziana, e i consumi in diminuzione?
Il patrimonio culturale e di tradizione della città non potrà essere affidato a nuove generazioni che sono sempre meno numerose, e quindi rischiano di andare perdute.

Adesso è il momento di cercare interventi e soluzioni lungimiranti, che possano sostenere le famiglie a beneficio di tutta la comunità.

Alfio Spitaleri