• it
COSA SONO I FIGLI

COSA SONO I FIGLI

245 views
Condividi

iniziamo oggi la pubblicazione di brani scritti da una mamma numerosa, ormai conoscitissima dalle nostre famiglie per la sua collaborazione con Test positivo, Barbara Mondelli. Brani tratti dal suo libro adattati al web, piccoli spunti per grandi riflessioni. E partiamo con il botto, partiamo dall’inizio: i nostri figli. E mentre si parla e spesso straparla del costo dei figli , Barbara ci ricorda cosa sono in verità loro per noi tutti.
(…)
Molte delle prossime pagine mettono in risalto la pazienza e l’impegno, ai limiti dell’esaurimento nervoso, che i figli ci richiedono. I figli sono, inutile negarlo, i principali ladri del nostro tempo e appena arrivano ci possiamo scordare di condurre la vita di prima. I figli sono avidi di coccole e perfetti per farci sentire in colpa ogni volta che giriamo l’angolo cinque minuti. I figli sono indiscreti e onnipresenti per cui addio intimità in bagno, in camera, al telefono, dovunque. I figli sono testardi e vogliono sempre avere ragione, ci prendono per il naso e tentano di fare il bello e il cattivo tempo davanti a conoscenti ed estranei che potranno così deliziarsi in magnifici commenti non richiesti. I figli sono insistenti, capricciosi, a volte maleducati. I figli si comportano da annoiati e insolenti in famiglia ma sono frizzanti ed entusiasti con i loro amici e soprattutto gentili e disponibili a casa degli altri. I figli sono furbi, approfittatori e ruffiani e ci esasperano a tal punto da costringerci a tirare fuori i nostri lati peggiori. I figli sono tutto ciò e anche di più. I figli, però, sono, soprattutto, tanto altro. Sono il futuro che ci fa riscoprire il passato e grazie a loro guardiamo con occhi diversi i nostri genitori, ai quali ci riavviciniamo, con la sensazione di capirli finalmente meglio, perché, ora, siamo diventati noi stessi genitori. Sono il nostro investimento migliore, non ci fanno guadagnare soldi, anzi esauriscono le nostre finanze, ma producono sempre frutto, malgrado possano essere l’opposto di come li avevamo sognati. Sono il progetto che dà senso alla coppia che si sposa, a quella che decide di convivere, al genitore che resta solo per scelta o disgrazia. Non abbandoniamoli mai a loro stessi, seguiamoli passo passo per il tempo che la vita ci concede, stiamo loro vicino nelle scelte difficili e amiamoli incondizionatamente, nonostante ciò che dicono e fanno e che il più delle volte ci procurerà fitte allo stomaco e crampi notturni (quando la fortuna ci assiste). Da piccoli, affidiamoli tranquillamente all’asilo nido e senz’altro alla scuola materna in modo che possano sperimentare subito l’importanza dell’autonomia che è il primo trampolino di lancio verso il mondo, ma per il tempo strettamente necessario e, quando è possibile, non fino a sera. Lasciamoli ai nonni senza esagerare e utilizziamo tate e baby-sitter il minimo indispensabile perché i figli sono pesanti da crescere e ci succhiano il sangue, ma sono la nostra vita e l’unico motivo per cui valga la pena viverla. Cerchiamo di perdere meno momenti possibile della loro giornata, perché non tornerà mai più il pianto terrificante delle coliche serali, il bagnetto nella vaschetta tutta azzurra, il primo sgambettare sul lettone, l’aggirarsi per casa gattonando, la pappa sputacchiata sul vestito pulito appena indossato. Non c’è carriera o professione che tenga di fronte a un figlio che varca la soglia della scuola materna per la prima volta, che si butta in un abbraccio sognato dal mattino quando lo andiamo a riprendere, che chiede di invitare i suoi amici per condividere i suoi giochi e mostra orgoglioso la propria casa, che magari è disordinata e con le pareti che andrebbero tinteggiate. Non c’è, per me, serata fuori che valga la pena di godere di fronte a mio figlio che mi stringe forte e mi sussurra con la voce impastata per il sonno: ”ti voglio benissimo e ti sogno tutta notte”. Non è impossibile avere una famiglia numerosa e crescere figli super vivaci e sempre in movimento. Può bastare armarsi di una buona dose di umorismo, di santa pazienza, di un certo grado di spirito di sacrificio, e non sottovalutare mai i diversi punti di vista che contribuiscono a fare di ciascun membro non solo un effettivo componente della famiglia, ma soprattutto una persona dotata di propria identità. ((tratto da IO TI AMORO, Barbara Mondelli, Magi Edizione)

Condividi
Previous articlePiù robot, più futuro
Next articleOsservatorio sulla famiglia