La Giunta della Regione Sicilia ha approvato la possibilità di erogare mutui a tasso agevolato ed un reddito minimo (400 euro al mese) alle coppie conviventi non sposate, registrate come tali.
Ma, “La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia” (art.31 Cost.), “come società naturale fondata sul matrimonio” (art.29 Cost.), “con particolare riguardo alle famiglie numerose” (art.31 Cost.), non certo coloro che il matrimonio lo rifiutano, come le coppie di fatto.
Invece, i nostri Governanti, che impongono l’addizionale Irpef più alta d’Italia ed un regime di esenzione dal ticket sanitario che discrimina giusto le famiglie con prole, usano le scarse risorse finanziarie, non per alleggerire la fiscalità locale e tutelare la salute dei figli, ma per sostenere economicamente coloro che rifiutano i doveri matrimoniali … pur reclamandone i diritti.
Riteniamo che per superare l’allarmante crollo demografico in Sicilia (e conseguentemente garantire la sostenibilità del welfare) sia urgente rispettare le priorità indicate dalla Carta fondamentale, mediante l’uso del poco denaro a disposizione per favorire nuove nascite in famiglie stabili e per agevolare quelle numerose, non altro.
Il Forum chiede ai Parlamentari della Regione di bocciare l’iniquo provvedimento e dirottare il conseguente risparmio di spesa a favore della natalità e delle “famiglie numerose” siciliane.
Palermo, 9 dicembre 2013
Francesco Bianchini
Presidente del Forum delle
Associazioni Familiari della Sicilia
