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Buon giorno fratello e Papa Francesco. “Va e restaura la mia chiesa”

Buon giorno fratello e Papa Francesco. “Va e restaura la mia chiesa”

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Ieri sera ci hai salutato con una buona sera e un buon riposo. Come fanno i nostri papà. E di avere dei papà oggi c’é bisogno. Ti sei chiamato Vescovo della chiesa di Roma; Vescovo che presiede le altre nella carità. Una speranza sull’unità di tutti i cristiani. Non hai mai nominato la parola papa e ci hai chiesto una benedizione prima di darci la tua. E poi ha pregato con noi con il Padre nostro, l’Ave Maria e il Gloria. Cose semplici, di tutti, antiche, necessarie come l’aria e la luce. Vangelo ed evangelizzazione sono tornate sulle tue labbra. Senza nominare la parola concilio, lo stai realizzano alla grande. E poi il nome di Francesco; é una scelta, é una preghiera, é un programma. Insomma ancora una volta un uomo e un cristiano siedono sul trono di Pietro. La chiesa che, ancora una volta, aspira alle nozze con Madonna povertà, l’amante di Francesco, come scrive Dante. Spiazzando tutti e tutto. Mostrando la capacità di nuovo, di ricominciare daccapo che c’è nel cuore della chiesa; nel cuore di ciascuno di noi. Stupendo.

Francesco, Fratello e Padre. Anche tu hai avuto una mamma e un papà. Pensa alla gioia che hai portato quando sei nato. Erano poveri i tuoi; figli di emigranti. Venivano dal Piemonte, da Asti. Anche per loro il pane costava e la fatica di ogni giorno e la sentivano. Forse allora i baci non erano tanti, ma sei stato amato. E poi vieni da una famiglia numerosa. Povera come la maggior parte delle nostre. E tu i poveri li ami ancora. Nel tuo amore per una donna, prima di scoprire la vocazione religiosa, offri alla chiesa il tesoro misterioso che ci unisce alle nostre donne, per sempre. Anche per questo desideriamo incontrarci con Te. Per intanto lo faremo unendoci ogni giorno alla Tua preghiera, per Te, per le nostre famiglie, soprattutto per quelle che soffrono.

Francesco, Fratello e Papa, le famiglie di Roma, le famiglie d’Italia e, in particolare le nostre famiglie numerose ti abbracciano. Le loro bimbe e i loro bimbi ti danno un bacio e tu dona a noi la tua benedizione.

Giuseppe e Raffaella Butturini