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Botta e risposta tra ANFN e Regione Lombardia sul vaccino antimeningite

Botta e risposta tra ANFN e Regione Lombardia sul vaccino antimeningite

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Botta e risposta tra ANFN e Regione sull’opportunità di rendere disponibile gratuitamente il vaccino antimeningite







MENINGITE: VACCINAZIONE GRATUITA

VACCINAZIONE GRATUITA per la MENINGITE?

Le tesi della Regione Lombardia (RL) e
dell’ANFN a confronto[1]

 

RL: i vaccini attualmente in commercio
(anti-meningococcico e anti pneumococcico), pur essendo efficaci, coprono solo
il 60% dei casi di meningite anziché il 100%, poiché non esiste la copertura
totale di tutti i sierotipi.

ANFN: l’abbattimento atteso sarebbe almeno del 70% per le
infezioni da pneumococco e del 50% per quelle da meningococco. Questo sarebbe
già un buon risultato – certamente superiore ai risultati che si
ottengono assumendo un atteggiamento rinunciatario come quello attuale. Il
vaccino è a disposizione sul mercato dal 2002 e la RL continua ad ignorare il
progresso scientifico, a differenza di altre regioni.

 

RL: per ottenere una limitazione dei casi registrati
(mediamente 56/anno), occorrerebbe vaccinare il 90% della popolazione e tale
risultato sarebbe raggiungibile solo dopo molti anni, anche per il fatto che la
vaccinazione anti-meningite non è obbligatoria.

ANFN: la Regione
Veneto ha ottenuto la copertura dell’85% in soli 8 mesi dall’introduzione della
vaccinazione non obbligatoria, universale e gratuita (dati pubblicati),
dimostrando che, grazie ad una buona campagna di comunicazione, è possibile
raggiungere il 90% di copertura in un solo anno. Inoltre qualora la RL
reputasse di non essere altrettanto capace di raggiungere – in tempi utili –
siffatti risultati, dovrebbe attivarsi da subito anziché temporeggiare.

 

RL: la Lombardia fa registrare il maggior numero di casi
di meningite in Italia solo perché è la regione più popolosa.

ANFN: falso. In Commissione Regionale Vaccini è stato
affermato che in Lombardia e nel Nord Italia è presente una maggiore incidenza
della meningite ed una maggiore mortalità rispetto alla media nazionale (15%
versus 10%). Anche per questo il Piano Nazionale Vaccini 2005-2007 (DPR Marzo
2005) ha inserito nel calendario,
come vaccinazio-ni raccomandate, anche quelle per la
prevenzione delle meningiti (pneumococco e meningococco C), valutan-do come
strategia più razionale, quella che contempla l’immunizzazione di tutti i nuovi
nati nel corso del I° anno di vita.

 

RL: la scelta operata dalla RL ha tenuto in
considerazione gli orientamenti espressi da una commissione scientifica e dai
rappresentanti della FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri).

ANFN: la scelta adottata dalla RL non è condivisa né dai
rappresentanti della FIMP, né da altri illustri componenti della Commissione
Regionale Vaccini (tra questi celebri pediatri ed insigni igienisti). Molti
membri si sono espressi a favore della vaccinazione universale e gratuita, in
totale disaccordo con la linea attuale della Regione Lombardia.

 

RL: la scelta
lombarda consente di offrire i vaccini anti-meningite attivamente e
gratuitamente ad adulti e bambini con aumentato rischio di contrarre la
malattia.

ANFN: è stato ribadito in Commissione Regionale Vaccini che
una ricerca scientifica ministeriale (ICONA) ha dimostrato l’inutilità
dell’offerta vaccinale alle sole categorie a rischio. La stessa RL sostiene
– per l’appunto contraddicendosi – che la vaccinazione
antimeningite è utile se si raggiunge la copertura del 90% della popolazione.

 

RL: per equità fiscale è prevista l’offerta gratuita del
vaccino alle famiglie con disagio sociale (reddito annuo<8.000 €).

ANFN: premesso che
il reddito annuale considerato è ridicolo, la suddetta scelta è in netto
contrasto con l’assunto – sostenuto dalla stessa RL – che si può
conseguire una consistente riduzione dei casi unicamente con una copertura
vaccinale del 90% della popolazione. I batteri infatti non sono soliti chiedere
il reddito a una persona prima di infettarla.

 

RL: anche
Piemonte, Friuli, Lazio e Campania hanno adottato la stessa strategia
fondandola sulle medesime valutazioni.

ANFN: Lazio e
Campania hanno un’offerta più estesa – e quindi differente dalla RL –
poiché offrono il vaccino gratuito anche ai bambini inseriti in comunità (es.
nido). Tale scelta è tuttavia insufficiente perché non porta alla copertura del
90% anzidetta. Più numerose sono invero le Regioni che offrono da tempo o si
stanno accingendo ad offrire la vaccinazione gratuita (vedi regioni gialle
sulla cartina). La RL, che non è certamente la più povera delle regioni
italiane, ed applica i ticket regionali più alti, è in grado di offrire la
vaccinazione universale gratuita.

 

RL: la Commissione
Regionale Vaccini non ha mai messo in discussione l’efficacia dei vaccini in
questione, ma sarebbe demagogico e scorretto permettere che si diffonda
l’equivoco che la vaccinazione nei primi anni di vita tuteli completamente i
giovani della Lombardia dal rischio della meningite.

ANFN: Tutti sanno
che la vaccinazione non garantisce la copertura totale dal rischio meningite.
Ciò non esime le istituzioni dall’abbattere il suddetto rischio del 60% a
favore delle famiglie. Si risparmierebbero tante vite umane e altre forme di
disabilità: esattamente ciò che l’Italia sta facendo oggi a favore dei paesi in
via di sviluppo (645 milioni euro per vaccini anti-pneumococco), come capofila
insieme agli stati appartenenti al G8.



[1]
La posizione della Regione Lombardia è tratta dalla risposta ufficiale inviata
dalla DG Sanità alla ANFN

 

www.famiglienumerose.org