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BENEDETTA CERCA UNA FAMIGLIA

BENEDETTA CERCA UNA FAMIGLIA

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Carissimi

scusate se vi disturbo.

Sono la mamma di Silvia, oltre che di altri 4 meravigliosi ragazzi.

Vi ricordate? Ci siamo conosciuti lo scorso anno a Fiuggi e forse la mia bambina non l’avete dimenticata tanto facilmente; era quella deliziosa principessina con quel deturpante angioma che le sfigurava metà viso.

Non è di lei che voglio parlarvi anche se vi potrei dire solo cose meravigliose e che da quando è arrivata la felicità si è centuplicata.

Voglio parlarvi un’altra bambina che ha appena compiuto un anno e non ha mai conosciuto l’abbraccio di una mamma o il calore di una casa.

Attualmente si trova al policlinico Gemelli dove è nata e dove è stata abbandonata.

Purtroppo è molto malata (parziale anencefalia e idrocefalia) per cui non si riesce a trovare nessuno che la accolga.

A me la notizia è arrivata dalla casa famiglia di Roma “Il girotondo” dove tre anni fa sono andata a prendere la mia bambina.

Ieri mi hanno telefonato dal tribunale che se la vogliamo si può iniziare un percorso adottivo

Se la vogliamo? Io e mio marito saremmo già volati a Roma a prendercela appena abbiamo saputo della sua situazione, e poi? Come potremmo fare? Non abbiamo nessuno che ci dia una mano e purtroppo dobbiamo lavorare se vogliamo mandare avanti il nostro carrozzone e voi sapete quanto è difficile di questi tempi.

Ho cercato di coinvolgere amici e conoscenti ma dopo le prime belle parole tutti si sono ritirati. Eppure basterebbe così poco: che mi dessero una mano quando io sono con Silvia durante le varie ospedalizzazioni oppure per lavoro.

La bimba si chiama Benedetta e purtroppo ha ben poche possibilità che riesca quantomeno a vivere a lungo.

Come si fa a vivere serenamente sapendo che in un lettino c’è una bimba che nessuno vuole?
Dove sono andati a finire le parole di nostro Signore, sono diventate solo chiacchiere al vento per fare bella figura o tacitarci la coscienza?

Lo so che Benedetta non è l’unica, purtroppo ma ciò ci deve alleviare il rimorso?
Si fa tanta solidarietà a distanza (Adozioni, progetti) ma solo se ciò non scalfisce il quotidiano? Lo si fa per noi o per chi ha veramente bisogno?
Perdonatemi lo sfogo ma la tristezza che ho nel cuore è un fiume in piena che non riesce a fermarsi.
Mariassunta

Chi volesse contattare Mariassunta e sapere di più di Benedetta può scivere a redazione@famiglienumerose.org