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ANFN TORNA A ROMA PER GRIDARE “RICORDATEVI DELLE FAMIGLIE”

ANFN TORNA A ROMA PER GRIDARE “RICORDATEVI DELLE FAMIGLIE”

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Carissime famiglie numerose,
la nostra Associazione ha vissuto giorni molto pieni e operosi. Dovevamo dare voce alle giuste preoccupazioni e angosce delle nostre famiglie davanti alla proposta di una “Legge di Stabilità”, che ci penalizzava in modo ottuso, e abbiamo dovuto scendere in piazza per cercare di arginare la rovina.

Grazie alla straordinaria generosità di tante famiglie (sia con l’impegno personale che con quello economico di sostegno) sono nate la manifestazione del 22 settembre, quella del 12 ottobre, la lettera alla Merkel e a Sarkozy, il manifesto ANFN pubblicato su Avvenire a nostre spese, tanti articoli su molti giornali nazionali e locali, il sostegno forte e chiaro di Famiglia Cristiana, servizi e interviste in TV (Porta a Porta, Uno Mattina, il TG2, TGR, l’Italia in Diretta, Pomeriggio con Banfi e quant’altro). E ancora le lettere ai prefetti e gli incontri che ne sono scaturiti: almeno 28, da Gorizia a Catania. Poi i contatti, le lettere, gli incontri con i politici, alcuni molto attenti e preoccupati e di questo li ringraziamo, gli incontri con i Ministeri, con l’Autorità per l’Energia elettrica e il gas.

Un’enorme mole di lavoro che, vorremmo ricordarlo per ringraziarli a nome di tutti, è stata portata avanti da papà e mamme, tutti volontari, a costo anche di lunghe trasferte, ferie e permessi di lavoro, con il solito entusiasmo che non sa calcolare costi e ricavi ma si butta a capofitta nell’arena.

E… adesso???
Ci sembra di interpretare i sentimenti (scoramento? angoscia?) di tanti, di tante famiglie che hanno voluto credere di potere fare qualcosa contro quello che sembra un destino segnato per la famiglia con i figli in Italia. Sentivamo questo impegno come foriero di frutti finalmente reali dopo tante inutili parole del passato anche recente, grazie alle nostre proposte realizzabili e utili per la gente reale che ancora abita questo Paese.
Ma adesso che il Governo è andato (anche se, a dire il vero, sulla famiglia non c’è nemmeno mai stato), adesso che a comandare l’Italia e a decidere il nostro domani sono i MERCATI (cioè quanto di più evanescente e impalpabile ci possa essere), adesso le famiglie numerose si chiedono … E NOI???? Che ne sarà delle nostre famiglie, dei nostri figli? E di tutto il lavoro svolto sino ad ora, che ne facciamo? Torneremo ad essere semplice carne da macello elettorale?
Noi che non siamo tra quel 10 per cento di italiani arricchiti, sei milioni di persone, che invadono ristoranti e voli aerei; noi che siamo invece tra gli impoveriti, coloro che vengono sistematicamente derubati da una tassazione iniqua e da tariffe ingiuste e che veniamo puniti per aver messo al mondo il futuro del Paese, di noi cosa ne farà il nuovo governo?

Non è che i signori della Politica, storditi dallo spread, si dimenticheranno, ancora una volta, che esistono famiglie composte da persone, bambini, giovani, anziani, gente che lavora e fa del suo meglio, che ha sempre tenuto in piedi questo Paese? Perché a leggere la “Legge di Stabilità” che segnerà la fine di questo governo, sembra proprio di sì: della famiglia non si parla nemmeno per sbaglio, c’è solo l’accenno al prestito per i nuovi nati che, in quanto tale, è un debito per le famiglie e non certo per il governo.

Chiedevamo solo un briciolo di speranza a cui aggrapparci per mandare giù anche l’umiliazione di sentirci ridicolizzare da tutta Europa, chiedevano di lasciarci continuare ad essere gente speciale, capace ogni giorno di soffrire, gioire, amare, crescere, educare, accarezzare, abbracciare, mettere a tavola 6, 10, 17 persone (leggetevi sul sito la bella storia della famiglia di Catanzaro, papà e mamma e 15 figli!). Il sogno di riuscire ad ottenere qualcosa si è forse infranto? No, le nostre famiglie, queste famiglie, non meritano tanta mediocrità, incapacità, insolenza. Noi siamo la gente del sogno, del domani, del futuro e quel sogno lo realizzeremo.

Torniamo dunque a dire ancora una volta, a testa alta e voce forte, al Presidente della Repubblica, al prossimo Presidente del Consiglio, ai Presidenti della Camera e del Senato, a tutti i Senatori e Deputati: ADESSO BASTA! Non potete più dimenticare i nostri figli, non potete più negare al Paese l’unica vera riforma che può ridarci il futuro, nascondendovi dietro i mercati, la crisi, la Grecia, il default: da troppi anni sentiamo scuse diverse per non intervenire e da troppi anni vediamo che dove fa comodo e dove ci sono interessi personali si interviene eccome. Allora una riforma che guardi alla famiglia e introduca il Fattore Famiglia come principio di ogni tariffa, misura e tassazione è possibile e se è possibile si deve fare. Allora una riforma delle pensioni che tenga conto di quanto una mamma numerosa ha lavorato in più di un’altra donna si deve fare. Allora una riforma che dia gli assegni familiari a chi ha figli, e non dispersi in mille altri rivoli, si deve fare. Ora.

Torniamo a Roma, ancora una volta. C’è un nuovo governo? Bene, veniamo a farci conoscere, a farci sentire, a farci ascoltare. Sempre più determinati a ricordare che ci siamo e siamo felici di esserci. Ma che siamo stanchi di essere calpestati, derisi e umiliati.

Si, TORNEREMO A ROMA IL 23 NOVEMBRE: alle 13 abbiamo già l’appuntamento fissato con il Presidente della Camera. Dalle 14.30 in poi saremo ancora nella piazzetta di Montecitorio. Attaccheremo i nostri striscioni, distribuiremo i nostri volantini, indosseremo le nostre magliette: un inno alla vita, ai figli, al futuro.

Care famiglie chi vuole venire con noi, chi vuole scrivere la storia con noi venga: come le altre volte, lo dica all’indirizzo mail lazio@famiglienumerose.org così da sapere in quanti saremo e poterci organizzare. Ancora con i passeggini vuoti e con le pentole senza nulla da cuocere dentro.

Potrebbe essere tutto inutile ma dobbiamo continuare a crederci. Perché c’è un nuovo governo ma noi siamo sempre quelli, sempre con le stesse parole nella mente e nel cuore: SENZA FIGLI NON C’E’ FUTURO.

Vi aspettiamo. Noi, ci saremo.
Un abbraccio fraterno
Mario e Egle e tutte le famiglie del Consiglio direttivo di ANFN