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ANFN RISPONDE AL GIORNALE DI SICILIA: NESSUN BLOCCO DEL TAR AI FONDI, E’ LA REGIONE CHE DEVE MUOVERSI

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Riportiamo la replica, del coord. Pietro Quartuccio all’articolo sui fondi Bindi , lettera inviata al Giornale di Sicilia che a tutt’oggi non ha avuto riscontro sul giornale.

Gentile Direttore,

leggo con grande sorpresa l´articolo (richiamato in prima pagina) sulle “Famiglie disagiate…” di Mauro Di Matteo apparso sul GDS di oggi.

Si parla del ricorso proposto dall´Associazione Nazionale Famiglie Numerose ed altri (circa) 200 ricorrenti, con toni che sembrano accusare l´ANFN di aver bloccato l´erogazione del bonus in questione.

Sarebbe bastato non limitarsi a prendere in esame il solo punto di vista dell´Assessorato Regionale, per dare un´informazione più completa e corretta della vicenda.

1) Tra le famiglie numerose escluse vi sono anche quelle con un ISEE di gran lunga inferiore ad € 5.000,00 (ad esempio pari ad € 3.000,00 circa), con anche figli portatori di handicap a carico ed in condizioni di grave disagio economico.

2) L´ANFN ha inteso tutelare centinaia di famiglie siciliane, consentendo alle stesse di non subire supinamente gli effetti di un´azione amministrativa illegittima, dal momento che mai le singole famiglie avrebbero potuto sostenere i costi di un giudizio amministrativo.

3) Al fine di evitare il contenzioso, in data 25.9.2008, il Presidente nazionale dell´ANFN (Sig. Mario Sberna) e il Presidente del Forum delle Associazioni Familiari (Sig. Nicola Lo Castro), hanno presentato due distinte istanze di riesame, invitando l´Assessorato a modificare i criteri contenuti nell´Allegato “A”.

Queste istanze non sono state mai prese in considerazione dall´Amministrazione regionale.

4) Dal TAR non è arrivato nessuno “stop”, come si afferma erroneamente nell´articolo.

Il TAR Sicilia ha condiviso le ragioni dell´ANFN e delle famiglie escluse, sottolineando l´illegittimità del “criterio di assegnazione delle provvidenze economiche che prevede il computo dei soli figli minorenni, con l´esclusione degli altri figli comunque a carico”.

Anzi, proprio per evitare il blocco della procedura l´ANFN ha chiesto ed ottenuto di ovviare al danno che sarebbe derivato dall´utilizzo del fondo in questione “ordinando all´Amministrazione di riesaminare il provvedimento impugnato sotto il profilo sopra evidenziato”.

5) Nell´ultima riunione del 2.3.2009, anche l’Osservatorio permanente sulle famiglie ha chiesto all´unanimità all´Assessore Regionale di modificare i criteri contenuti nel decreto del luglio 2008, estendendo il beneficio alle famiglie numerose con 4 figli anche maggiorenni e innalzando l´Isee a 9 mila euro.

6) Sarebbe bastato, quindi, che l´Amministrazione regionale avesse provveduto a riesaminare il decreto impugnato, per attribuire le somme nel giro di pochi giorni.


Si consideri che il TAR si è pronunziato il 5.12.2008: se le somme non sono state ancora attribuite va addebitato all´incomprensibile inerzia dell´Assessorato alla Famiglia e non certo al ricorso proposto dall´Associazione Nazionale Famiglie Numerose.

Pietro Quartuccio

Coord. Prov.le di Palermo