• it
ANFN per la moratoria dell’aborto

ANFN per la moratoria dell’aborto

44 views
Condividi

DOCUMENTO PER LA MORATORIA SULL’ABORTO

Dicembre 2001: due studenti di Medicina, il test di gravidanza nel bagno scalcinato di un appartamento in affitto. Positivo. Lacrime: “Ti ho rovinato la vita!” “Ma no, cerchiamo qualcuno”. Consultorio, la corsa in due in motorino. “No, guardate, questo è un consultorio per giovani con problemi familiari”. “Scusi, ma dobbiamo andare?” “Non lo so, cercate….” Non la lascio finire, giro i tacchi e mi precipito giù per le scale. L’aria fredda sulla faccia e la folgorazione: “Ma perchè non abbiamo pensato agli amici? C’è la Federica!” Fede, camice bianco, occhioni scuri, visita Elisa e poi ci abbraccia e dice: “Che bello! Lo teniamo, vero?” Uno sguardo di una frazione di secondo…”SI”. Poi il matrimonio, il parto, lo studio, il lavoro, l’aiuto delle famiglie e dei tanti amici. Anna ora ha 5 anni, è bella, fa ginnastica artistica, era Maria alla recita di Natale, disegna magnificamente, si inventa piccole poesie e sa fare la pizza. Avevamo davvero il “diritto” di ucciderla? C’è bisogno di qualcuno in quel drammatico momento che ti aiuti ad accettare l’inaspettato, enorme dono.
Elisa e Alessandro

Da quando Giuliano Ferrara ha lanciato l’idea di una moratoria sull’aborto tanto è stato scritto. Riflessioni alte e profonde. Noi aggiungiamo l’esperienza di questi due amici, sapendo che ogni giorno, nel mondo, nelle famiglie e fuori dalle famiglie, momenti drammatici come questo si ripetono nell’indifferenza di chi dovrebbe e potrebbe fare qualcosa. E purtroppo nella maggioranza dei casi il finale non è lieto. Sì perchè non solo viene soppressa una vita nascente, ma perchè c’è una donna che resterà ferita nel profondo del suo essere per il resto dei suoi giorni e difficilmente si perdonerà: ha ucciso il suo bambino, un dramma! E’ poi una tragedia se il bambino é stato ucciso perchè non era su misura, non rispondeva alle attese. Un dramma ed una tragedia per troppo tempo stoltamente sbandierate come conquista di un diritto e come segno di emancipazione. Un dramma ed una tragedia vissute in solitudine, nell’idea ormai diffusa che la persona coinvolta o una mamma ed un papà non possano aprirsi o riaprisi alla vita, aiutandosi responsabilmente a vicenda o chiedendo un umano ed efficace aiuto. Quante vite si sarebbero potuto salvare in Italia in questi 30 anni, se solo si fosse applicata con rigore, passione e umanità, la parte della legge 194 che raccomanda prevenzione e sostegno alle donne che si presentano angosciate e smarrite ai consultori?

Si! perché anche per noi possono stare assieme l’affermazione inequivocabile del diritto alla vita fin dal concepimento con l’alleanza profonda che resta tra la mamma e la sua creatura, la rinuncia alla minaccia penale nei suoi confronti con l’adozione di norme chiare nel ripudiare senza ambiguità la cultura dell’aborto, in ogni sua forma. Un cammino lento, ma necessario se si vuole perseguire il fondamentale ‘bene comune’ della società che è la famiglia e che sono i figli; se si vuole dare speranza ai giovani educandone la coscienza, se si vuole dare ad essi un futuro battendosi per la vita e non per la morte. Anche noi, genitori di tanti bambini e ragazzi, tante volte davanti al test positivo abbiamo avuto dubbi e paure, le gambe hanno tremato, i pensieri si sono fatti confusi e le lacrime hanno rigato i nostri volti. Ma, una volta superato il primo momento di smarrimento, una volta vinta la paura, ci siamo sentiti sostenuti e accompagnati e la vita ci ha regalato momenti struggenti e indimenticabili. Perchè se accogli la vita, la vita accoglie te. Perchè la vita ha un valore in sé stessa e non solo in quanto desiderata.

Ringraziando Giuliano Ferrara e quanti hanno osato e osano rompere il muro del silenzio, sosteniamo con grande passione e convinzione l’idea di una profonda e non banale riflessione sul male che è l’aborto e sulla legge 194 che lo disciplina in Italia. Con la speranza che essa possa essere seriamente migliorata e che tutto non finisca nella suggestione di un momento. Con l’auspicio di un grande mutamento culturale nel Paese, l’Associazione Nazionale Famiglie numerose è presente e pronta a fare la sua parte. Perché l’aborto resta un male da combattere, ma che si è chiamati a perdonare ed aiutare nella persona che lo commette, portando nel contempo la società ad un grande svolta a favore della vita nascente.

Verona, 12 gennaio 2008 – Il Consiglio direttivo dell’Associazione nazionale Famiglie numerose.

www.famiglienumerose.org

L’Associazione nazionale Famiglie numerose

ANFN annuncia la sua adesione alla richiesta di moratoria dell’aborto lanciata dalle pagine del Foglio
Egr.Dr. Giuliano Ferrara,

desideriamo farLe pervenire il documento di sostegno alla Sua iniziativa redatto dal Consiglio direttivo della nostra Associazione ed approvato all’unanimità. Noi siamo quelli che hanno avuto la forza, il coraggio e la gioia di non fermare mai la vita, di non rinunciare mai, di andare sempre avanti, nonostante tutto.

Siamo dunque quelli che davvero possono dirlo ad alta voce: ogni vita è unica, è preziosa, è bellissima.

Grati per il Suo impegno, a nome di tutto il Consiglio direttivo e delle 4.500 famiglie numerose associate, La salutiamo con viva cordialità.

Mario e Egle Sberna, presidente Ass. naz. Famiglie numerose