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Alimentari, prezzi in crescita e consumi fermi

Alimentari, prezzi in crescita e consumi fermi

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Per difendersi dal caro prezzi, gli italiani hanno tagliato la spesa alimentare. E i sacrifici maggiori sono toccati agli anziani e alle famiglie numerose. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti, svolta sulla base dei dati Ismea Ac Nielsen relativi ai primi sei mesi del 2008, in occasione della diffusione dei dati Istat sull’inflazione. Rilevazione che ha mostrato un incremento tendenziale a luglio del 6,3% per gli alimentari, cui corrisponde una crescita zero nei consumi.

«Per effetto del caro prezzi – rileva la Coldiretti – gli acquisti di prodotti alimentari delle famiglie italiane sono in una fase di preoccupante stagnazione e fanno segnare una crescita pari allo zero nel primo semestre del 2008 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». L’aumento dei prezzi colpisce soprattutto gli anziani e le famiglie numerose. Le coppie con tre o più figli e le persone con più di 64 anni (da sole o in coppia) destinano infatti più del 20% della spesa complessiva agli alimentari. Si tratta di segmenti della popolazione particolarmente sensibile agli effetti dell’inflazione. Per colpa dei rincari, nel 2008 sta diventando sempre più difficile restare nei 467 euro al mese che mediamente ogni famiglia italiana destina alla spesa alimentare».

Poche sorprese guardando le principali voci di spesa alimentare: nell’ordine, carne per 106 euro, frutta e ortaggi per 84 euro, pane e pasta per 79 euro e latte, uova e formaggi per 64 euro.
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