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A proposito di “gender”…

A proposito di “gender”…

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La stragrande maggioranza degli Italiani ha sentito parlare ma non sa cosa sia la teoria Gender. L’argomento è molto complesso ed interferisce con la parte più profonda dell’essere umano. In poche parole chi è promotore della “teoria Gender” ritiene che il sesso sarebbe solo una costruzione sociale e corrisponderebbe soltanto ad una costrizione culturale. L’essere uomo o donna viene sostituito dal sentirsi tali a prescindere dal dato biologico e si può parlare non solo di maschio o femmina ma di ben 23 generi diversi secondo il governo australiano  o addirittura 56 secondo Facebook USA (cit. NOI avvenire suppl 22/2/2015).

Una domanda sorge spontanea: perché in un periodo storico cosi difficile caratterizzato  da possibili guerre, disoccupazione giovanile, riscaldamento globale, emergenza anziani ecc.. si ci concentra sulla teoria gender, sulla omosessualità e si cerca di sensibilizzare tutti noi ed i bambini delle scuole elementari, dando loro da leggere piccoli libricini sull’educazione sessuale che inevitabilmente influenzeranno la crescita ? Che senso ha insistere su una “teoria” ? ma soprattutto qual è il fine ?

Per cercare di dare una risposta bisogna provare a guardare “oltre”.  La teoria gender, a mio avviso, è solo una sfaccettatura di un disegno molto più grande che comprende anche omosessualità, unioni civili etc…..  In questi giorni il Parlamento è infatti impegnato a far approvare il DDL Cirinnà che non solo dovrebbe equiparare alla famiglia tradizionale l’unione tra coppie dello stesso sesso ma consentire, nell’ultima modifica del DDL, a quest’ultime di avere figli senza che sia minimamente affrontato il problema dei diritti dei figli ad avere un padre ed una madre. Pur trovandomi d’accordo sulla regolamentazione delle unioni civili, desidero precisare che la parola matrimonio viene dall’unione di due parole latine mater (madre) e munus (compito, dovere). Quindi la parola matrimonio  fa risaltare il ruolo della donna e l’importanza della funzione procreativa che è essenziale nel matrimonio. In poche parole l’unione civile (oggi necessaria) tra persone dello stesso sesso non dovrebbe mai essere confusa con il matrimonio in quanto non è possibile per la “nuova” coppia avere figli naturali.

La teoria del gender potrebbe fare parte quindi di una ideologia, anche politica, che mira non solo a demolire le certezze della Famiglia naturale composta da Padre, Madre e Figlio (i), ma, ancora peggio, ad indebolire i valori cardini del genere umano. Di fatto solo chi non è Cristiano è simpatizzante della teoria gender e non è moralmente giustificabile che per essere “politically correct” si ignorino i concetti fondamentali cristiani della Famiglia.

Marcello Migliore

Associazione nazionale Famiglie Numerose Siracusa