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LE FAMIGLIE NUMEROSE A STRASBURGO: “VOGLIAMO ESSERE ASCOLTATE”

LE FAMIGLIE NUMEROSE A STRASBURGO: “VOGLIAMO ESSERE ASCOLTATE”

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Oggi,12 dicembre, in occasione dell’Anno Europeo delle Pari Opportunità, l’Elfac, (European Large families Confederation, di cui fa parte l’Associazione nazionale Famiglie Numerose) presenta all’Intergruppo sulla famiglia e la protezione dei bambini la situazione delle famiglie numerose nel Continente.
Nella mattinata il presidente dell’Elfac, Fernando Castro, incontrerà il commissario Ue Spidla, responsabile degli affari sociali.
L’incontro sarà l’occasione per presentare un documento preparato dall’Elfac sulla situazione delle f.n. in Europa, focalizzando l’attenzione su alcuni punti.
I cambiamenti demografici rappresentano una grande sfida per l’Eu: l’innalzamento dell’aspettativa di vita e il crollo dell’indice di natalità, stanno prospettando un futuro che mette a rischio l’economia e il benessere stesso dell’Europa.
Analisi dettagliate dimostrano che esiste una forte differenza tra il numero dei figli desiderati e il numero dei figli effettivamente nati: 2,1, ben al di sopra dell’attuale 1.5 del tasso di natalità medio europeo. 2.1: esattamente il tasso di natalità necessario al ricambio generazionale.
Il numero di donne che desiderano avere tre o più figli è di molto superiore a quello delle donne che desiderano avere un figlio o nessun figlio, mentre la maggioranza delle donne vorrebbe due o meno figli. E’ la percentuale di donne con grande propensione ad avere figli che riporta il tasso di natalità desiderabile in parità con quanto necessario. E’ chiaro allora un fatto: che se si consente, si supporta, si fa in modo che quella minoranza di donne che vorrebbe più di tre figli sia messa nelle condizioni economiche e sociali di farlo, avremmo superato la questione demografica. Ed è vero anche il contrario: se non si supportano le famiglie numerose, dove la propensione a dare la vita è già una realtà, l’indice di natalità è destinato a crollare.
Da qui la necessità che l’Europa ascolti la voce delle famiglie numerose, che rappresentano la soluzione più semplice alla questione demografica, portando armonia tra le politiche familiari dei diversi paesi membri, incentivando gli aiuti alle famiglie numerose dove esistono già e richiedendoli con energia in quei paesi dove (e l’Italia, purtroppo è tra questi), nonostante il basso indice di natalità gli sforzi sono ancora inadeguati.
Le donne devono avere il diritto di avere i figli che desiderano, il lavoro del genitore, il lavoro di cura “domestico” deve essere riconosciuto in tutto il suo valore, i prodotti per l’infanzia, in special modo quelli di prima necessità (o addirittura obbligatori, come i seggiolini per auto!) devono poter godere della riduzione dell’Iva. Ora invece, in gran parte dei paesi Ue , le deduzioni fiscali sono al limite del ridicolo e i benefici fiscali diminuiscono drasticamente al compimento del terzo anno d’età del bambino, mentre è risaputo che le spese per il figlio aumentano. In molti paesi Ue le donne già al terzo figlio iniziano a subire pressioni di tipo sociale, anche all’interno del sistema sanitario, perché non abbiano altri figli, mentre le coppie sposate vengono fortemente penalizzate dal fisco rispetto alle coppie di separati, divorziati o ai genitori single.
L’Elfac, a conclusione del documento che sarà pubblicato domani, conclude proponendo la costituzione di un team di 5 esperti che per 5 anni accompagni stabilmente i lavori del Parlamento e della Commissione europea nella definizione di politiche familiari all’altezza della sfida demografica. Nell’agosto 2008 , l’Elafc sarà protagonista del Congresso Europeo delle famiglie Numerose che si svolgerà a Roma, ulteriore occasione per presentare ai governi UE le istanze delle famiglie numerose in un’ Europa che ha bisogno di futuro.
Per ulteriori informazioni contattare: ufficiostampa@famiglienumerose.org
redazione@famiglienumerose.org

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