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DELIBERA SULLA LIBERTA’ EDUCATIVA DELLA FAMIGLIA A ROMA CAPITALE

DELIBERA SULLA LIBERTA’ EDUCATIVA DELLA FAMIGLIA A ROMA CAPITALE

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Vi proponiamo la ricostruzione del nostro Coordinatore regionale Angelo De Santis della riunione svoltasi ieri in consiglio comunale.
In allegato anche l’articolo di Avvenire sullo stesso argomento.

Si è svolta oggi pomeriggio in Campidoglio a Roma Capitale presso la storica Aula Giulio Cesare una riunione del Consiglio Comunale a cui le famiglie erano particolarmente interessate: si discuteva infatti una delibera del consigliere e nostro associato Gianluigi De Palo presentata dal basso, dalle famiglie stesse, di cui lui si è fatto semplicemente portatore.
Delibera scritta dalle famiglie che vogliono avere il diritto di decidere per prime ed in maniera esclusiva sull’educazione riguardante la sfera affettiva – sessuale dei propri figli. Noi di ANFN c’eravamo ed abbiamo fatto la nostra parte quando la discussione è andata in stallo e Gigi ha invitato i consiglieri di maggioranza che si opponevano ideologicamente e senza alcuna motivazione alla delibera, ad andare a confrontarsi con noi, con le famiglie.
Ne è scaturito a margine, un confronto duro dove a nulla sono valse le ragioni di tanti papà e tante mamme che hanno lasciato i loro impegni per esserci ad ogni costo. Ragioni dense di buon senso e di praticità che sembra non essere stata riconosciuta dai consiglieri che compongono la maggioranza, i quali sostengono che la delibera, cosi come è scritta e che potete leggere in allegato, non tutelerebbe la libertà di tutti ma soltanto di alcuni alunni e relative famiglie. Addirittura alcuni hanno asserito (in particolare il consigliere capogruppo Pd Francesco D’Ausilio) che non è giusto siano i genitori a decidere sull’offerta formativa della scuola, ma sia la scuola stessa con gli organi preposti a decidere su tutto, anche sull’educazione affettiva e sessuale degli studenti.
Pertanto per non limitare l’autonomia scolastica, non è corretto chiedere l’autorizzazione ai genitori anche quando gli argomenti trattati dagli alunni, investono una sfera, quella affettiva, molto delicata e facilmente volubile, specialmente nell’età in erba e dell’adolescenza.
Come è finita? Insensibili alle richieste delle famiglie presenti, incapaci di prendere una decisione seria e trasversale dove al primo posto dovevano mettere gli alunni e prima ancora i bambini, non dimentichiamolo, hanno fatto prevalere gli interessi di parte e lo hanno fatto in modo subdolo e vigliacco incapaci di rispondere al momento: hanno disertato l’assemblea al momento del voto, facendone mancare il numero legale e costringendo il presidente a rimandare, probabilmente a martedì 17 giugno la discussione della delibera, per avere il tempo di decidere ed emendare, stravolgendone l’impianto, la delibera stessa.
Ancora una volta la politica ha perso un’occasione per tutelare il bene comune e lo ha fatto in faccia alle famiglie, senza vergogna con spudoratezza noncurante delle piccole vite che saranno stravolte da decisioni che le famiglie non vogliono.
Martedì torneremo alla carica ancora più convinti, non molleremo nemmeno un centimetro, lo prometto!!!

Scarica allegati:
Emendamentoi alla 11 Proposta.pdf
Avvenire Roma 13.06.2014.pdf

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