Rimini, novembre 2004. Di ritorno dal lavoro, Paolo Nanni, imprenditore (oggi 61enne) viene accolto da sua moglie Paola (54 anni, operatrice socio sanitaria) che gli racconta di aver visto – su Italia 1 – un servizio su una associazione di famiglie numerose con sede a Brescia. «Era nata da poco la nostra quinta figlia, Giulia – ricostruisce Paolo al nostro portale – arrivata dopo Laura, Tommaso, Sara ed Elena. E pensavamo di essere quasi delle mosche bianche».
Una breve ricerca su internet conferma la veridicità della notizia: e così i Nanni decidono di iscriversi: «Ci piaceva l’idea di far parte di una grande famiglie di famiglie extralarge» osservano. La tessera associativa? La numero 154.
Dopo qualche mese – riprende Paolo «ricevo una telefonata da un certo signor Mario Sberna che ci invita ad un incontro a Reggio Emilia. Paola non può esser presente, ma decidiamo in ogni caso di andare a vedere di cosa si tratti. Pertanto prendo l’autostrada per partecipare all’incontro: quel giorno ho scoperto che la nostra famiglia era coordinatrice delle famiglie numerose per la provincia di Rimini».
Il racconto: «Ci siamo rivisti ad aprile del 2005 a Verona con famiglie provenienti da tutta Italia. Da lì in poi abbiamo cominciato ad impegnarci nella vita associativa e a promuovere Anfn nel nostro territorio».
Coordinatori provinciali per Rimini, consiglieri nazionali, tesorieri e poi responsabili dei grandi eventi. «Nel frattempo è arrivato anche il nostro sesto figlio Andrea (che oggi ha diciassette anni, ndr). E siamo ancora qui a contribuire a questa grande famiglie di famiglie per quello che possiamo. Grazie Anfn».
Sulle maglie regalate dai figli a Paolo e Paola in occasione dello scorso Natale, la quartogenita Elena ha ricamato le parole «since 1993» («dal 1993»…) ed il numero del figlio (n. 1, n. 2, n. 3, n. 4, n. 5 e n. 6) come segno di appartenenza ad famiglia numerosa.