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Utenti domestici: grandi novità in arrivo sulla potenza

Utenti domestici: grandi novità in arrivo sulla potenza

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Abolito lo “standard” da 3kW
In primo luogo dal 1 gennaio 2017 è praticamente abolito il concetto di contratto “standard” per uso domestico (quello con la potenza di 3kW), un contratto che in precedenza godeva di tariffe agevolate a discapito di chi aveva contratti diversi. Ora con la bolletta che riceveremo a casa sarà proporzionale al servizio ottenuto, indipendentemente dalla potenza del contatore.
Per essere ancora più chiari, con la riforma il prezzo dell’energia elettrica (cioè il consumo) non avrà nulla a che vedere con i costi fissi dovuti al tipo di contatore, cioè la potenza contrattuale; in questo modo anche il mercato domestico adotterà il sistema che è sempre esistito nei contratti per uso commerciale ed industriale, com’è nei restanti paesi europei.

Liberalizzate le potenze
Secondo importante aspetto della riforma è che sono state “liberalizzate” le potenze contrattuali, che prima erano vincolate a delle “taglie” prefissate : 3kW, 4.5kW e 6kW.
In pratica dal 1 gennaio 2017 per gli utenti c’è la libertà di scegliere la potenza a proprio piacimento, a passi di 0,5 kW.
Sarà possibile, ad esempio, stipulare un contratto da 3,5kW oppure da 4, ecc.
Resta inoltre confermata la tolleranza del 10% rispetto alla potenza contrattuale, prima che “scatti” il contatore; questo significa, ad esempio, che stipulando un contratto da 4kW sarà possibile consumare fino a 4,4 kW.

Ecco in sintesi le taglie che saranno concesse agli utenti dotati di fornitura 230V:


Aumento gratis !!
Terzo importante elemento , ancora più interessante : dal 1 Aprile 2017 al 31 Marzo 2019 aumentare la potenza del contatore elettrico di casa costerà molto poco. L’autorità per l’energia, infatti, ha richiesto ai distributori una moratoria di 2 anni durante i quali saranno fortemente abbattuti i costi per aumentare la potenza contrattuale.
Significa che non si pagheranno i fatidici 70€ per ciascun kW di potenza aggiunto rispetto al precedente contratto (oltre a l’IVA e costi accessori).
Presumibilmente il cambio contrattuale dovrebbe costare solo 30€, che potrebbero scendere a zero per chi ha il contatore con la telelettura attiva.
Per maggiori informazioni è consigliabile aspettare il mese di Aprile e poi chiedere al proprio fornitore di energia elettrica.
Attenzione ai costi
Ricordo che comunque per ogni kW aggiunto rispetto al precedente contratto, ci sarà un aggravio di 21,7 €+IVA annuali; questo significa che, ad esempio, passando dal contratto da 3kW ad un contratto da 4kW, si avrà un costo aggiuntivo in bolletta di circa 4 € per ciascun bimestre.
Per il resto, finalmente le abitazioni italiane si allineano a quelle dei restanti paesi europei, dove la potenza contrattuale parte mediamente dai 5 kW (vedi Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, ecc); è proprio il caso di dire che finiremo di fare le corse giù per le scale per ridare corrente alla casa.

Link utili: http://www.autorita.energia.it/it/schede/C/faq-riftariffe.htm

 

Marco Dal Prà
www.marcodalpra.it