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Un dono

Un dono

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Nella stessa stanza di ospedale di un reparto per malati terminali erano ricoverati due uomini.

Uno di loro doveva sedersi per un’ora ogni giorno su una sedia davanti all’unica finestra della stanza, per il trattamento del drenaggio dei polmoni. L’altro, invece, non poteva alzarsi dal letto.

Avevano preso l’abitudine di parlare di tutto, delle rispettive famiglie, del lavoro, dei posti in cui erano stati in vacanza e persino del lontano periodo del servizio militare. Mentre era seduto davanti alla finestra per il trattamento, il primo descriveva all’amico quello che vedeva dalla finestra: un magnifico parco con un laghetto affollato di bambini, famiglie, coppiette e sportivi che facevano jogging o andavano in bicicletta.

Così, attraverso la descrizione dell’amico, l’uomo immobilizzato a letto poteva vedere quel parco meraviglioso pieno di vita e colori.

Passarono alcune settimane.

Una notte, l’uomo della finestra morì serenamente nel sonno. Passato il dolore del momento, l’altro malato pregò l’infermiera di trasferirlo nel letto sotto la finestra, in modo da passare il tempo guardando fuori.

Venne accontentato e, quando cercò di sedersi sul letto per vedere con i suoi occhi il paesaggio che oramai conosceva così bene….che sorpresa fu vedere soltanto la parete grigia e senza finestre di un altro edificio!

Incredulo e confuso, l’uomo ne parlò con l’infermiera, che gli disse che il paziente che era appena morto era cieco. Molto probabilmente – aggiunse – voleva soltanto tenerla su di morale.

SE UN UOMO IMMAGINA UNA COSA, UN ALTRO LA TRASFORMERA’ IN REALTA’.

Una buona domenica a tutti.

Claudio Zanetti