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Sensibilizziamo la scuola contro le spese “superflue”

Sensibilizziamo la scuola contro le spese “superflue”

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Carissimi amici ….

in questo periodo di “elezioni” dei rappresentanti di classe, mi sono soffermata a riflettere che anche nel quotidiano, nella comunità-scuola, dove i nostri figli trascorrono quasi metà del loro tempo, noi famiglie numerose siamo poco rappresentate…

figuriamoci come potremmo esserlo agli alti livelli (anche se ora qualche speranza in più, grazie a Sberna, ce l’abbiamo!)….

Per questo ho pensato sia doveroso sensibilizzare gli istituti scolastici di ogni ordine e grado inviando una mail agli istituti comprensivi della mia provincia e poi agli istituti superiori….

Se lo faremo tutti insieme contemporaneamente nelle nostre province… forse qualcosina riusciremo ad ottenere!!!…

insieme possiamo fare tanto!!!

Vi allego la mail realizzata con il contributo di Paolo Prioretti (MC).

Gentilissimo/a Dirigente scolastico,
sono Barbara Isidori, insieme a mio marito Manoe Dimarti siamo i responsabili provinciali dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose.

In un momento così importante nella vita della scuola, come il rinnovo degli organi di rappresentanza (nei consigli di classe e nei consigli di istituto), momento in cui si ricreano, dando nuovo slancio, le condizioni per una sempre maggiore, virtuosa e fattiva collaborazione tra il corpo docente e le famiglie, ci sembra opportuno lanciare un appello ed un suggerimento.

L’appello nasce da una oggettiva e indiscutibile difficile situazione economica, in alcuni casi anche drammatica. Le nostre famiglie fanno enormi sacrifici per consentire che i propri figli possano essere compiutamente il futuro del nostro paese.

Dedichiamo la maggior parte delle nostre risorse, se non tutte, proprio a loro. Ma a volte non sono nemmeno sufficienti. Si generano pertanto situazioni per le quali siamo costretti a rinunce e autolimitazioni, quasi sempre nella più totale discrezione.

Alcune famiglie, pur in condizioni di oggettiva indigenza, per amore dei propri figli, evitano di rivolgersi a servizi di pubblica utilità come i servizi sociali, rinunciando a molte delle cose che costituiscono non il superfluo, ma il necessario.

In un contesto educativo e partecipato, come la scuola, questo tipo di situazioni vissute da numerose famiglie, non dovrebbe causare alcun genere di emarginazione proprio nel rispetto dello spirito “inclusivo” che la nostra scuola statale persegue e alimenta con determinazione.

Possiamo parlare a pieno titolo di queste situazioni proprio in quanto associazione di famiglie, famiglie numerose. La nostra Associazione infatti è presente, come altre realtà ( ad esempio la Caritas, Famiglia Nuova o il Ponte), e vicina attraverso un sostegno alle famiglie, semplicemente con l’ascolto o più concretamente con la distribuzione di vestiti e pacchi di generi alimentari.

Da queste attività abbiamo capito che nelle case la situazione è davvero critica: padri/madri di famiglia in cassa-integrazione oramai agli sgoccioli, padri/madri di famiglia che hanno perso il lavoro, padri/madri di famiglia che vanno invece tutte le mattine a lavorare ma sono mesi che non percepiscono stipendio per colpa di datori di lavoro furbetti, padri/madri di famiglia che hanno orari ridotti e proporzionalmente anche i loro stipendi….

Visto che l’anno scolastico è appena iniziato, in questa fase di “programmazione” vi chiediamo di tener presenti queste realtà quando stabilite sia il “contributo volontario” da destinare alla copertura dei costi per fotocopie o altro, sia per le iniziative didattiche da realizzare che comportino una ulteriore richiesta di contributo alle famiglie.

Proponiamo quindi che:

· dal secondo figlio in poi tali spese non vengano a gravare sulle famiglie o per lo meno vengano ridotte;

· cercare di organizzare gite a “kilometro zero”;

· sensibilizzare i rappresentanti di classe nell’organizzare feste o cene di classe (il “solo 25 € ad adulto e 15 € a bambino” in una famiglia di sole 4 persone sono 80 € l’equivalente della spesa di 15 giorni!);

· sensibilizzare gli insegnanti nella realizzazione dei lavoretti di Natale che siano con materiali di riciclo così i prezzi di vendita possano essere alla portata di tutti…;

· fare in modo che i soldi del “fondo-classe” vengano destinati all’acquisto di materiale didattico e non all’acquisto di regalini di Natale/Pasqua alle maestre, alle bidelle e ai bambini (l’iniziativa di togliere l’usanza dei regali di Natale può essere presa soltanto dalle maestre stesse!)…

· Ecc.

Per un genitore dire di “no” alle richieste di un figlio è frustrante, per il bambino che si sente sempre quei “no”, mentre la maggior parte degli amichetti partecipano alle feste, organizza compleanni in classe ecc., è discriminante…

e allora il genitore, per cercare di accontentare il figlio, mangia le bucce delle mele (come faceva Geppetto nel film “Pinocchio”), oppure rosicchia gli ossi della bistecca che ha dato al figlio, oppure va al “Ponte” (associazione che distribuisce a Fermo i piatti caldi) o al Banco Alimentare a cercare qualcosa da portare in tavola …

Questa è la situazione che ci circonda senza neanche saperlo… non sono spezzoni di un film ma VITA VERA.

Fiduciosi che proprio lì, nella scuola, luogo principe dove i docenti insieme alle famiglie creano le condizioni per una crescita ed una promozione umana per tutti, ci sia il massimo della sensibilità e dell’attenzione, ringraziamo per l’attenzione dedicata e restiamo a disposizione per ogni aiuto o contributo occorra.

Grazie!

Manoe Dimarti e Barbara Isidori

Associazione Nazionale Famiglie Numerose

Coordinatori provinciali di Fermo