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Una sede prestigiosa per il network dei comuni family friendly

Una sede prestigiosa per il network dei comuni family friendly

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Una sede prestigiosa per il battesimo del network  nazionale dei comuni family friendly.
Il palazzo Geremia, perla della Trento rinascimentale, ha ospitato oggi pomeriggio uno degli eventi principali della sesta edizione del locale festival della famiglia. Qui – nella sala di rappresentanza – si sono dati appuntamento un deputato – il past president delle Famiglie numerose Mario Sberna – sindaci, amministratori, funzionari, rappresentanti dell’associazionismo familiare italiano ed europeo: per condividere le loro esperienze, cominciare a far rete tra di loro e raccogliere dall’Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili della provincia autonoma di Trento la piena disponibilità a mettere a disposizione di tutti gli enti locali interessati studi, ricerche, disciplinari da proporre anche a soggetti privati.

Il capitale generato dalle reti: intorno a questo tema ruota il festival della famiglia di Trento. Iniziato lo scorso lunedi 27 novembre con gli interventi del primo cittadino del capoluogo Alessandro Andreatta, del presidente nazionale del Forum Gianluigi De Palo, del presidente della provincia autonoma Ugo Rossi, dell’arcivescovo di Trento Lauro Tisi e del capo dipartimento per le politiche della famiglia Ermenegilda Siniscalchi. E che andrà avanti fino a sabato 2 dicembre quando le famiglie trentine saranno coinvolte in mille attività ospitate da musei, castelli, altri spazi pubblici.

Oggi, intanto, cinque comuni della Bergamasca – ha parlato per tutti la sindaca di Cerete Cinzia Locatelli – e Corsano (Lecce) il cui sindaco, Biagio Martella, è papà di cinque figli – hanno ricevuto il nuovo marchio di  family in Italia. Lo stesso riconoscimento aveva ricevuto, nel corso dell’Alguer family festival, il primo cittadino di Alghero Mario Bruno.

Il modello-Trento, dunque, sta facendo scuola. Grazie soprattutto alle famiglie coordinatrici e delegate dell’Associazione nazionale famiglie numerose che si stanno vestendo da ambasciatrici presentando ai loro sindaci le politiche familiari adottate nella provincia autonoma di Trento, da quando, nel marzo del 2011, il consiglio provinciale approvò la legge sul benessere familiare.

Dopo sei anni, grazie all’assistenza offerta dagli operatori dell’Agenzia provinciale per la famiglia, otto comuni su dieci hanno già ricevuto il marchio family in Trentino.
O lo riceveranno presto, dopo aver osservato 47 punti di un rigido disciplinare elaborato dalla Provincia.

Andrea Bernardini