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Riforma pensioni: novità?

Riforma pensioni: novità?

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Gentilissima redazione,
sono una donna medico ospedaliero, madre di 4 figli.
Dal maggio 1987 lavoro in una divisione chirurgica (ortopedia e
traumatologia). Vivo inoltre a circa 37 km dalla sede lavorativa e quindi
viaggio quasi tutti i giorni, nonché le notti in reperibilità da diversi
anni.
Come per moltissime donne, risulta evidente che gestire la famiglia
ed il lavoro mi è costato molto sacrificio in termini psicofisici ed
anche economici, considerando che per anni quasi metà del mio stipendio è
servita per pagare le persone che mi hanno sostituito, in mia assenza, per
la gestione della casa e dei figli.
In tutti questi anni non mi è stato
possibile concedermi le piccole cose che ritengo diritto di qualsiasi
persona, per tempo e soldi.
Quando mi sono iscritta alla nostra
associazione, una delle proposte era quella di veder riconosciuta alle
donne lavoratrici madri, la possibilità di prepensionamento, come accade
ad esempio in Francia. Anche volendo includere il nostro lavoro tra
quelli considerati ” usuranti”.
E’ da tempo, però, che non leggo sulla
nostra rivista di tale argomento e non mi risulta sia stata presa dai
nostri rappresentanti una posizione netta e decisa in
proposito.
Desidererei, quindi, che quanto comunicato, sia reso partecipe
sulla nostra rivista e gradirei una risposta sulla mia casella di posta
elettronica.
Angela Maria Pia


Gentile Angela Maria Pia
l’argomento da te ripreso era ed è tutt’ora fra i temi prioritari di
ANFN.
Emanuela, mia moglie è infermiera, abbiamo 6 figli, dopo la nascita del terzo
figlio ha dovuto “scegliere” il part time per conciliare meglio
famiglia e lavoro (sette anni di sole notti !!!), per cui siamo anche
noi una delle tante altre famiglie che ha a cuore questo tema.
Per una riposta più dettagliata giro la tua richiesta ad Alessandro
Soprana che è il nostro responsabile della Direzione Politica ed a
Mario Sberna
Un caro saluto Alfio

Credo che le famiglie numerose abbiano provato sulla propria pelle i
costi e i sacrifici (trascurando quelli psicofisici) economici alla
nascita dei figli che inducono le madri a rinunciare al lavoro perchè
“conviene” (nel senso che si è costretti) a stare a casa.
Come associazione proponiamo sempre 3 anni di contributi figurativi per
ogni figlio. La proposta fa parte delle richieste che presentiamo ad
ogni legge di stabilità (ex finanziaria).
Presenteremo la proposta anche
lunedì prossimo nel nostro incontro con la sottosegretaria F. Biondelli
che ha la delega alla famiglia.
E speriamo in buone nuove.
Un grande saluto
Alessandro Soprana (6 figli)
responsabile politico ANFN
direzione_politica@famiglienumerose.org

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