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Presentazione del libro Big Family e delle famiglie numerose al Festival della...

Presentazione del libro Big Family e delle famiglie numerose al Festival della famiglia

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Pomeriggio di emozioni e riflessioni importanti quello di venerdì 7 dicembre 2018 nel palazzo della Provincia Autonoma di Trento. Questo appuntamento del Festival della Famiglia è stato dedicato alle famiglie numerose e ovviamente la nostra associazione è stata protagonista. L’occasione è stata la presentazione del libricino Big Family scritto dalla giornalista Linda Pisani, che abbiamo già avuto modo di conoscere all’ultima assemblea nazionale di Rimini.
Mentre i nostri figli erano occupati a giocare con l’animazione e stregati dall’esibizione del mago Dado, sul palco si sono susseguiti gli interventi di vario tenore. Il tutto alleggerito dalle incursioni a suon di musica del terribile T-rex, pronto ad entrare in sala per rapire gli oratori troppo prolissi.
Giuseppe e Simona Magistri hanno fatto un bilancio della loro attività di coordinatori provinciali e passato ufficialmente il testimone a Massimo e Federica Sebastiani che hanno già dato dimostrazione di essere preparati a ricoprire tale ruolo.
L’ospite di carattere nazionale è stato il Senatore Simone Pillon. Dal suo intervento è emerso il suo trascorso nell’associazionismo familiare, dimostrandosi preparato sul tema famiglia ed aggiornato sulle politiche familiari del nostro territorio. Infine, ha anticipato un paio di provvedimenti che cercherà di inserire nell’attuale manovra di bilancio e che sono due dei cavalli di battaglia di Anfn:
– l’aumento degli assegni familiari in modo che pesi di più nelle tasche delle famiglie, perché in pochi sanno che esiste un fondo degli assegni famigliari in attivo di 1 miliardo di euro i quali in parte o non vengono spesi o vengono incanalati altrove.
– 3 anni di contributi figurativi per ogni figlio, questo per sostenere le donne lavoratrici e madri che rappresentano un tessuto importantissimo per il nostro paese.
Mauro Ledda ha parlato del network nazionale comuni family, progetto ormai diventato operativo a livello nazionale e che ora ha varcato i confini per portare l’esperienza in Europa.
Alcune famiglie protagoniste del libro Big Family hanno raccontato delle pillole di vita quotidiana. Da quelle più leggere e divertenti a momenti meno piacevoli, dettati dall’ignoranza di coloro che ancora non conoscono il valore di noi famiglie numerose, di quanto diamo a questa società, persone che in alcuni frangenti ci vorrebbe “criminalizzare” per le nostre scelte.
Momento di approfondimento quello di Raffaella e Giuseppe Butturini sull’educazione orizzontale. Partendo dal loro vissuto famigliare, confermato dalle esperienze delle altre famiglie numerose ed infine avvalorata da ricerche e studi su cui Anfn ha deciso di investire, hanno spiegato il valore aggiunto che i figli acquisiscono crescendo in una famiglia numerosa e dell’importanza per le famiglie numerose di essere consapevoli ed orgogliose di ciò che sono e rappresentano (volente o nolente) per la società tutta.
La pedagogista Iris Franceschini ha voluto darci invece uno spaccato di cosa succede nel caso si cresca il sempre più classico figlio unico. Del pericolo di crescere un figlio con la sindrome del “bambino imperatore”, in cui un’infanzia dorata ed esageratamente piena di attenzioni muta in un’adolescenza e vita con problematiche relazionali e relative conseguenze per se e per gli altri. Ha parlato delle difficoltà e degli sforzi che i genitori di figli unici dovrebbero fare per sopperire (per quanto possibile) alla mancanza dell’educazione tra pari, trasmessa in maniera naturale in una famiglia con due o più figli. Questi genitori a volte commetto l’errore di voler loro stessi ricoprire il ruolo del fratello o sorella instaurando un rapporto alla pari, rapporto che per stessa bocca della pedagogista è ormai stato dichiarato fallimentare, morto e sepolto nell’educazione dei figli.

In conclusione, il nostro Mario Sberna ha strappato un’ultima forte emozione leggendo la lettera di un figlio unico ai propri genitori, dove esprime l’amarezza e lo smarrimento del suo crescere solo circondato da troppe cose materiali e poche relazioni. In cui annuncia di voler sposare e avere più figli con Monica (la “poveretta” come la chiamavano i genitori di lui), ragazza alla quale la vita non ha dato tutto ma al contrario ha conosciuto quelle gioie e sentimenti che solo fratelli e sorelle le hanno regalato.

Leggi anche: “Big Family”: al Festival della Famiglia la voce e l’esperienza di chi ha più di 3 figli

Luca e Martina De Fanti
Coordinatori regionali del Trentino Alto Adige
cell. 3381083575