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PILLOLE DI SCUOLA

PILLOLE DI SCUOLA

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I consigli e le opinioni di una mamma numerosa che lavora nel mondo della scuola

La scuola sta quasi per cominciare e tutti i giorni vengono pubblicati nuovi articoli sui giornali in merito ai cambiamenti che vengono introdotti in ambito scolastico e a quali linee guida docenti, studenti e famiglie devono guardare per cercare di capire in che modo sta cambiando. Ci sembra doveroso, come ANFN, prendere in esame anche questo aspetto della vita di una famiglia, aspetto non irrilevante se teniamo in considerazione quante ore i nostri figli trascorrono a scuola e quante ore noi genitori dedichiamo alla loro istruzione.
Chi scrive è sia insegnante che genitore di quattro figli e, spesso, si trova spiazzato da questo duplice ruolo in quanto, come genitore critico gli insegnanti e come insegnante critico i genitori!
Una conciliazione dovrebbe essere comunque sempre possibile, perché nella mia esperienza ho potuto constatare che mai, quando scuola e famiglia viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda, si è arrivati a casi estremi come quelli che si sono verificati durante lo scorso anno scolastico.
Uno dei punti accennati a Loreto durante il convegno nazionale è stato quello relativo alla rappresentanza dei genitori all’interno del Consiglio di Istituto, sono stati fatti dei passi per ottenere il diritto ad un voto per ogni figlio presente in un istituto o in un plesso, si tratta sicuramente di un’istanza giusta e “logica”, devo dire però che se da un lato mette in evidenza la voglia di tanti genitori di essere presenti nella loro realtà scolastica, dall’altra si va a confrontare con una desolante assenza di genitori dagli organi di rappresentanza di ogni ordine e grado. Io insegno alla scuola superiore e, devo dire, che spesso nella mia, così come in tante altre scuole, molte classi non hanno rappresentanti dei genitori perché nessuno si è presentato, nemmeno come elettore! Questo disinteresse nasce sicuramente dalla consapevolezza della scarsa incidenza che i genitori hanno all’interno dell’istituto, ma scarsa non vuol dire nulla. A mio parere, la rappresentanza è inutile quando non c’è passaggio di informazioni fra i genitori, questi diventano quindi solo rappresentanti di se stessi e non di un gruppo. Dall’anno scorso sto fortunatamente facendo un’esperienza positiva nella classe di mia figlia: i rappresentanti mandano il verbale delle riunioni via mail, direttamente ai genitori, questo è un modo intelligente e diretto per condividere le informazioni e avere un feed back immediato, presuppone però, da parte di tutti gli interessati, delle competenze informatiche che non sempre sono presenti.
Se posso dare un consiglio quindi, non fermatevi mai alla critica per la critica nei confronti dell’organizzazione scolastica o di qualche docente, cercate sempre di portare avanti le vostre richieste attraverso i rappresentanti di classe, ho detto richieste, non pretese, perché comunque si deve arrivare ad una conciliazione e se c’è una critica, ci deve però essere anche una proposta equilibrata e realizzabile, una proposta che possa essere presa in considerazione dal Consiglio di Classe, quindi procuratevi i numeri di telefono o gli indirizzi mail dei rappresentanti di ciascuna classe dei vostri figli e se avete dei problemi mettetevi in contatto con loro.
Per esperienza, o visto che i “genitori numerosi” non hanno molto tempo da dedicare alle chiacchiere “distruttive” fuori dalla scuola, credo che si sia acquisita una capacità di selezione fra ciò che è importante e ciò che non lo è molto elevata, bisogna stare però anche all’erta nel non sottovalutare eventuali situazioni di malessere dei nostri figli.

Il ministero ha dedicato una pagina web con i link più interessanti per le famiglie degli studenti, è interessante, ogni tanto andare a curiosare e leggere i documenti in originale e non mediati dalla stampa, l’indirizzo è:

http://www.pubblica.istruzione.it/index_famiglie.shtml

A. M.