• it
Parma: E gli sconti alle famiglie per i bus dove sono?

Parma: E gli sconti alle famiglie per i bus dove sono?

11 views
Condividi

“Un’altra delle promesse mancate?”. Se lo chiede Roberto Ghiretti, consigliere di Parma Unita in un intervento a tema trasporto pubblico e famiglie.

“A settembre, ci ricorda la Tep, ha inizio il periodo di maggior richiesta per l’acquisto e il rinnovo degli abbonamenti annuali al trasporto pubblico – scrive Ghiretti -. È in questo momento infatti che la maggior parte delle famiglie compra gli abbonamenti annuali che dovranno servire per tutto il periodo scolastico e non solo. Tep mette in risalto i propri servizi a disposizione dei clienti i quali, grazie anche alla tecnologia Mi Muovo, consentono di rinnovare l’abbonamento in pochi minuti, senza attese e senza code agli sportelli”.

“Bene, nulla da eccepire – commenta il consigliere di Parma unita -. Io però vorrei cogliere l’occasione per ricordare alla Giunta comunale, che rappresenta il 50% della proprietà e ha espresso il nuovo presidente, una frasetta inserita, non a caso mi auguro, nelle proprie linee programmatiche di mandato. A pagina 19, nella sezione Mobilità, al punto 3, si legge infatti che uno degli obiettivi prefissati sarebbe quello di avviare “sconti al trasporto pubblico per le famiglie”.
Nella descrizione si può leggere: “Biglietto familiare scontato, con sconti crescenti sugli abbonamenti per i figli oltre il primo”.
Iniziativa più che meritoria che avrebbe certamente un impatto benefico sui budget di molti parmigiani ma di cui ad oggi, a oltre due anni dall’insediamento di questa amministrazione, non vi è traccia alcuna.
Dopo l’abolizione del Quoziente Parma, anche questo serenamente indicato nelle linee programmatiche come “da valorizzare” (pagina 34), gli aumenti delle tariffe di nidi e materne, e l’assenza di qualunque sconto per le famiglie numerose dagli abbonamenti Tep non si può certo dire che questa Giunta lavori per essere al fianco dei cittadini, almeno di quelli con figli a carico.
Che si tratti di una scelta politica ci può pure stare, che si dichiari una cosa nelle linee di mandato e poi se ne faccia un’altra no. Questo per me è prendere in giro la gente, visto e considerato che tutto ciò avviene senza una pubblica spiegazione, senza un momento in cui si dice “volevamo fare questo, non ci siamo riusciti”. Al contrario anzi, a leggere Facebook è tutto un fiorire di grandi risultati, di azioni coraggiose e atti di profonda responsabilità. Rimane un solo dubbio: tutto questo parlarsi addosso virtuale è fatto per convincere noi o per convincere loro stessi? Io comincio a temere che la seconda ipotesi sia più realistica!”

Fonte: www.gazzettadiparma.it