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Le proposte Anfn per la legge di bilancio 2025 – Introduzione

Le proposte Anfn per la legge di bilancio 2025 – Introduzione

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Parte 1: INTRODUZIONE

Questo è il primo di cinque articoli che illustrano le proposte dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose per la legge di Bilancio 2025

La denatalità rappresenta una delle principali emergenze del nostro Paese, per via delle negative ripercussioni che comporta l’inarrestabile calo delle nascite, già evidenti ora ma destinate ad aggravarsi sempre di più. Parliamo in particolare dell’impatto sull’economia, e conseguentemente sulla sostenibilità del welfare, dei sistemi pensionistici e sanitari, del debito pubblico. Ma, soprattutto, riducendosi il numero dei figli, si riduce fortemente la prospettiva al futuro di un paese, come l’Italia, che è sempre più un paese per anziani e sempre meno un paese per giovani.

È necessario un cambio di passo forte e deciso, che può partire solo da un segnale altrettanto forte e deciso che il Governo può dare attraverso la legge di bilancio.
È fondamentale far percepire alle famiglie e soprattutto ai giovani che vogliono fare famiglia, che lo Stato, a differenza di quanto succede ora, è al loro fianco per supportarli ad avere il numero di figli desiderato. Le statistiche ci indicano infatti che il numero medio di figli per donna in Italia oggi è pari a 1,2, ma quelli desiderati è pari a 2.

Un chiaro segnale in questo senso potrà sensibilmente aiutare anche ad un cambiamento culturale sulla natalità.

Le proposte Anfn partono da due principi fondamentali:

  • il sistema fiscale e tariffario deve tenere adeguatamente conto dei carichi familiari. Tutte le famiglie con figli devono poter percepire in maniera chiara che già a partire dal primo figlio, lo Stato è al loro fianco. Gli interventi di carattere generale riguardano quindi il fisco e l’ISEE, che oggi determina la maggior parte delle tariffe dei servizi rivolti alle famiglie;
  • è necessario intervenire in maniera importante a supporto delle famiglie numerose (intendendo per tali quelle dai tre figli in poi) con uno specifico provvedimento.

Perché intervenire nello specifico sulle famiglie numerose?

Alla fine degli anni ’90, Italia e Francia avevano all’incirca la stessa popolazione, circa 59mln. di abitanti. Oggi la Francia conta più di 68mln. di abitanti, mentre l’Italia è a poco più di 58mln., in calo costante dopo il picco raggiunto nel 2014. In Francia nascono ogni anno 700mila bambini. In Italia nel 2023 sono 379mila, anche qui in calo costante. L’indice di fertilità in Francia è di 1,8 figli per donna, contro l’1,2 dell’Italia. Da cosa è stato causato questo ‘gap’ di natalità con la Francia?

Ce lo dicono, in maniera oggettiva, i numeri, in particolare questi due grafici:

Come si può vedere, le famiglie italiane sono:

– caratterizzate per il figlio unico (55,4% Italia, 46,6% Francia)

– le famiglie italiane con due figli sono di poco inferiori a quelle francesi (35,9% Italia, 38,2% Francia)

– le famiglie numerose francesi sono di gran lunga superiori a quelle italiane (8,7% Italia, 15,2% Francia).

Questi dati indicano come sia importante aumentare il numero delle famiglie con due figli, macome sia fondamentale per l’Italia incrementare il numero delle famiglie numerose, per un semplice e logico motivo statistico. Per mantenere l’equilibrio demografico (2,1 figli per donna), è necessario compensare le donne che decidono o che non possono avere figli (in aumento al 20%), ma anche quelle che hanno un solo figlio. E questo lo possono fare solo le famiglie con 3 e più figli!

Diventa quindi importante avviare una Operazione Cenerentola: trasformare le famiglie numerose, che, malgrado siano le più ricche di relazioni e di vita, sono economicamente le più povere (come certificato annualmente dall’ISTAT) e spesso le più emarginate, in una sorta di ‘status’ a cui ambire. Il raggiungimento del terzo figlio e successivi deve essere premiato e riconosciuto.

In un ottica di efficienza della gestione delle risorse, poiché numericamente le famiglie numerose sono minoritarie, un intervento specifico nei loro confronti comporterebbe un esborso significativamente ridotto per lo Stato, rispetto ad un analogo riconoscimento a tutte le famiglie con figli, ed avrebbe comunque un ritorno molto più veloce in termine di effetti sulla natalità.

Il Governo ha peraltro già previsto un intervento in questo senso: nel NADEF 2023 (Nota di Aggiornamento Documento di Economia e Finanza – pag. 19), per la manovra di bilancio 2024-2026 il Governo ha individuato tra gli altri uno specifico disegno di legge denominato “Misure per il sostegno alle famiglie numerose”.

 

a cura della Direzione Politica Anfn


Nei prossimi articoli vedremo, nello specifico, gli interventi di carattere generale e quelli specifici per le famiglie numerose, proposti dalla Associazione Nazionale Famiglie Numerose.