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INCONTRO INTERNAZIONALE DELLE FAMIGLIE… E DOPO?

INCONTRO INTERNAZIONALE DELLE FAMIGLIE… E DOPO?

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Abbiamo assistito indirettamente (purtroppo non ci è stato possibile andare fino a Città del Messico…) al VI incontro internazionale della famiglia.
Abbiamo letto gli articoli che riportavano la sintesi degli incontri e delle relazioni che si sono succedute nei 3 giorni…
E siamo rimasti stupiti, dalla lucidità, dalla semplicità, dalla saggezza con cui i vari relatori hanno affrontato il tema famiglia.
Siamo oramai abituati a sentirci dire che la famiglia è un covo di malvagità, che è il luogo dove avvengono le violenze, le coercizioni, dove le donne sono sacrificate e usate…
Ebbene, probabilmente questo è anche vero… ma in quanti casi? Le statistiche che ci vengono proposte in merito sono spesso percentuali sulle percentuali…della serie: avvengono un certo numero di casi di violenza su un territorio? Una percentuale di quei casi avviene in famiglia… non si parla quindi della totalità delle famiglie italiane, ma di una percentuale su un numero limitato… in più in genere per rincarare la dose si aggiunge: “e poi, pensiamo a chi non denuncia il coniuge…” lasciando intendere che non c’è famiglia senza alcolizzati, stupratori, pedofili e quanto altro.
La realtà per fortuna è ben diversa. E lo sappiamo bene noi che in famiglia viviamo, che ci siamo aperti alla vita in comunione con il partner e giorno per giorno mettiamo a disposizione le nostre forze e le nostre capacità per cercare di costruire un ambiente di armonia e di pace dove far crescere i nostri figli.
Chissà perché, la Chiesa mostra di aver chiara questa situazione, di comprendere le nostre fatiche e il nostro desiderio di vedere dipinto dignitosamente lo stato di famiglia !?!
Tanti spauracchi sopra elencati hanno fatto si che molti giovani non si fidino più del matrimonio… e quindi del partner, o peggio ancora di se stessi, al punto di evitare di sposarsi… forse per mantenersi una facile via di uscita ad un rapporto che …”non si sa mai”…
Abbiamo assistito negli ultimi decenni ad una vera e propria demolizione della parola famiglia.
Il paradosso emerge prepotente quando generazioni di psicologi indicano la mancanza della famiglia come male dell’individuo e per contro da un punto di vista socio/politico sembra che tutto sia fatto per agevolare e incentivare la vita da single…
Insomma… o chi ci governa non ha gli occhi aperti sulla realtà… oppure ci sono interessi in gioco che chiudono gli occhi a chi dovrebbe invece tenerli bene aperti…
Ci rimane la speranza che le parole dette ed ascoltate a Città del Messico illuminino e coinvolgano anche i nostri governanti.
Alfio e Emanuela Spitaleri