• it
Il Vescovo Nosiglia alla festa del Veneto:”F.N. realtà preziosa”

Il Vescovo Nosiglia alla festa del Veneto:”F.N. realtà preziosa”

19 views
Condividi

Pubblichiamo le belle e sentite parole del Vescovo Nosiglia pronunciate in occasione dell’incontro regionale ANFN del Veneto (Montecchio Precalcino, Villa Nievo-Bonin, 14 settembre 2008)
Sono lieto di portarvi il mio saluto e quello della Diocesi di Vicenza, che vi ospita.
Voi siete una realtà preziosa per la Chiesa e la società, perché offrite a tutti un esempio di generosità e di servizio alla vita, che suscita anche sorpresa in un mondo poco incline a considerare la nascita di più figli non un dono, ma un peso. Certo occorre fede nella Provvidenza di Dio, una presenza misteriosa, ma reale, di cui si parla sempre meno in quanto sembra che tutto dipenda dal nostro fare, programmare e lavorare. Il delirio di onnipotenza dell’uomo sembra prevalere su quella umiltà, che sola può garantire la vita e il futuro dell’umanità. Dall’orgoglio, infatti, non possono che scaturire la violenza e il sopruso contro i più deboli e alla lunga l’insoddisfazione e la noia stessa di vivere. Il senso pieno della vita può scaturire solo dal dono di sé nell’amore, che non cerca niente solo per se stesso, ma si pone a servizio del Signore e degli altri per realizzare anche la propria vita. Per questo Gesù ha detto: “Chi vuole salvare la propria vita la deve perdere nell ‘amore”.
Di fatto vediamo come tante siano le sconfitte che le persone, le famiglie e i popoli debbono sperimentare quando si affidano solo alle proprie forze ed abilità, dimenticando la parola del salmo 127: “Se il Signore non costruisce la tua casa, invano vi faticano i costruttori. Se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode. Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare e mangiate pane di sudore. Il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno. Ecco dono del Signore sono i figli e sua grazia ilfrutto del grembo. Come frecce in mano a un eroe sono i figli della giovinezza. Beato l’uomo che ne ha piena la faretra”. Parole antiche e rivelate, che solo nella fede nel Dio provvidente ed amico possono essere comprese, accolte e seguite.
Voi, care famiglie, avete deciso di scommettere su questa speranza, che nasce dalla fede e si realizza con il dono della vita ai figli, sicuri che mai un figlio, che nasce, sarà privo di quella provvidente mano di Dio, che lo sorregge e lo guida a compiere la sua vocazione secondo il disegno che egli ha in mente per lui.
Ogni figlio è, infatti, dono di Dio e lui, il Padre della vita, ha un suo preciso progetto, che via via gli rivelerà, affinché possa rispondervi con fedeltà e obbedienza. “Che ne sarà dunque di questo bambino?” possono dire i genitori alla nascita di un figlio e quel mistero di amore e di vita, che è ogni persona, sarà loro svelato durante gli anni della sua crescita. Di questo mistero essi sono chiamati ad essere custodi, servitori e promotori secondo la volontà di Dio Creatore.
Il Signore benedica le vostre case e sia la roccia su cui sono fondate e sicure, perché garantite dalla sua presenza di Padre e Amico. Mi auguro che le nostre parrocchie, le scuole cattoliche, le associazioni e i movimenti diano spazio e sostegno alle vostre famiglie, affinché possano camminare serene e forti in mezzo anche alle inevitabili difficoltà e prove, che non mancano mai in ogni esperienza familiare.
Anche l’unità e la comunione tra voi, come associazione e gruppi di famiglie numerose, è certamente un punto di forza importante per una collaborazione reciproca in tanti ambiti del vostro quotidiano vissuto. Questi incontri ed altri momenti di dialogo, confronto, preghiera e scambio di esperienze arricchiscono ogni vostra famiglia e danno anche ai vostri figli la possibilità di conoscersi ed incontrarsi per scoprire che la loro famiglia non è un eccezione unica nel panorama dei propri amici di scuola o di paese, ma risponde a scelte che anche altre famiglie hanno fatto, scelte che corrispondono ad una visione cristiana della vita e dell’amore.
A voi, cari fanciulli e ragazzi, dico di essere orgogliosi di fare parte della vostra famiglia e di aiutarla a trovare, nell’amore e nell’accoglienza di tutti i suoi membri, la stabilità, l’unità e il dialogo, che nascono dal saper stare insieme in semplicità e gioia. Con voi abita e agisce ogni giorno Gesù, che vi ama e vi sostiene e su cui potete sempre contare. Pregatelo insieme e chiedetegli sempre di amarvi come lui vi ama, con disponibilità di animo e bontà di cuore. Siate, grandi e piccoli, gli uni per gli altri sostegno ed esempio di dedizione, di rispetto e di cura, affinché ognuno trovi nell’altro un modello per imparare a vivere nel bene e secondo l’insegnamento che Gesù stesso vi offre nella casa di Nazareth dove, dice il Vangelo, egli cresceva, obbediente ai suoi genitori, in età, sapienza e grazia davanti a Dio e agli uomini.
Cari amici, credo che voi, unitamente alle varie associazioni delle famiglie numerose, alla Chiesa e alla società, svolgiate un’opera di promozione culturale, sociale e politica per far sì che, sul piano della legislazione fiscale, abi tativa, scolastica, sanitaria e lavorativa ci siano risposte efficaci ed adeguate alle vostre esigenze e necessità.
Le politiche familiari non possono affrontare i problemi della famiglia in termini generici ed uguali per tutti i nuclei, ma debbono tenere in debita considerazione le famiglie numerose, aprendo canali specifici di sostegno. Soprattutto è necessario che la famiglia numerosa sia considerata un valore importante per l’intera società e come tale abbia quei riconoscimenti concreti, che ne permettano lo sviluppo e la crescita giusta e solidale.
• Spero che il Forum delle famiglie, che si sta organizzando capillarmente nelle Diocesi e Province, possa rappresentare uno strumento efficace di proposta e di stimolo, anche per gli enti locali, a porsi con una mentalità nuova nei confronti delle famiglie numerose, in modo da promuoverne anche l’estensione nella popolazione.
So che anche la vostra Associazione si batte con impegno nelle varie sedi culturali, politiche e sociali per questo ed assicuro tutto l’appoggio possibile da parte della Chiesa. Per questo chiedo anche alle parrocchie di aiutare la vostra Associazione ad estendersi sempre più in modo che le famiglie numerose si uniscano insieme per dare forza e vigore alla loro azione sul piano politico, sociale, ecclesiale e spirituale.
Infine, vi ringrazio perché la vostra Associazione si fa carico di promuovere una visione di famiglia fondata saldamente sul matrimonio e stabilita sui pilastri dell’unità, dell’indissolubilità e della fecondità, propri del progetto naturale e cristiano della famiglia, costituzionalmente garantito nel nostro Paese, ma anche oggetto di forti spinte avverse, che tendono a scardiname i principi fondativi sul piano culturale, sociale e legislativo.
La vostra Carta dei valori è invece chiara e forte, sotto questo aspetto, e merita un plauso per la concretezza e lo spirito che la animano. Continuate così con coraggio ed impegno, anche altemativo, ma sempre propositivo, perché noi crediamo che il bene alla lunga penetri nel cuore delle persone e la verità dell’amore e della famiglia sia un bene talmente prezioso e decisivo per l’intera società e per il suo futuro da meritare la massima promozione ed attenzione da parte di tutti.
Oggi è la festa della esaltazione della Santa Croce e contempliamo il crocifisso quale fonte di amore, che sa donare tutto se stesso per la salvezza dell’umanità: Dalla croce Cristo regna e allargando le sua braccia ci dice:
“Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi ed io vi darò ristoro. Prendete anche su di voi il mio giogo, che è dolce e leggero, ed imparate da .me che sono mite e umile di cuore”. Sia questo il messaggio di speranza per le vostre famiglie, affinché mai disperino dell’amore di Cristo e siano testimoni della sua semplicità e mitezza, a cominciare dalla propria casa, per dare fiducia e speranza a se stesse e a chi le vede e si lascia interrogare dalle loro scelte alternative al mondo, ma portatrici della vera gioia, che si sprigiona dall’amore che le unisce.