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Il “Manifesto per la buona politica e per il bene comune”

Il “Manifesto per la buona politica e per il bene comune”

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La persona al centro della politica, sostegno alle famiglie e spazio alla sussidiarietà

ROMA, mercoledì, 20 luglio 2011 (ZENIT.org).- Martedì il Forum delle persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro ha presentato a Roma il “Manifesto per la buona politica e per il bene comune”.

Con questa iniziativa le Organizzazioni che compongono il Forum – Cisl, Confartigianato, Compagnia delle Opere, Acli, Confcooperative, Coldiretti, MCL – intendono sollecitare il mondo politico ad affrontare le questioni decisive per il Paese: porre innanzitutto la persona al centro della politica, puntare su produttività, competitività ed efficienza, sostegno alle famiglie, welfare moderno con spazio alla sussidiarietà, rinnovamento delle classi dirigenti.

Alla presentazione del Manifesto hanno preso parte il Portavoce del Forum, Natale Forlani, il Segretario della CISL Raffaele Bonanni, i Presidenti del MCL Carlo Costalli, delle ACLI Andrea Olivero, della Confcooperative Luigi Marino, della Confartigianato Giorgio Guerrini, della Compagnia delle Opere Bernhard Scholz, della Coldiretti Sergio Marini.

Natale Forlani, portavoce del Forum, ha spiegato così le ragioni del Manifesto: “Il Forum è nato due anni fa, rispondendo all’appello del Papa e dei vescovi di impegnarsi di più per il bene della nostra nazione. Ci ispiriamo ai valori della dottrina sociale della Chiesa. Siamo convinti che abbiamo davanti anni difficili, di trasformazioni radicali che ci porteranno a ripensare non solo stili di vita e di sviluppo: dobbiamo rimuovere gli ostacoli strutturali che impediscono uno sviluppo generazionale. E bisogna ricostruire partendo dal basso, contribuendo alla riforma della classe politica e dirigente”.

“Ripartire dai valori è uno dei punti cardine del Manifesto: è il tempo del fare e del partecipare, più che del protestare”, ha insistito Forlani, affrontando anche il tema dello sviluppo e del debito: in questo senso occorre “limitare i costi della politica, se pensiamo a uno Stato meno invadente e che orienti le capacità vitali del Paese. Occorre liberare risorse per sostenere giovani e famiglia: questa è la bussola che ci guida, perché siamo in una nazione vecchia. Chiediamo anche di riconoscere il ruolo sociale delle imprese, del lavoro”.

Forlani ha parlato anche dell’urgenza di “dare un’offerta formativa agli immigrati”. La prospettiva del welfare italiano, ha insistito, “è la sussidiarietà: dobbiamo mobilitare le energie sociali e noi ci mettiamo in campo per questo”. “Meno statalismo e più società non è uno slogan, ma una necessità” ha concluso Forlani, dichiarando che il Forum è favorevole “a una legge elettorale su base proporzionale”. Ed ha chiarito: “Non stiamo costruendo un partito, ma siamo un’alleanza sociale decisa a fare la sua parte e a ristrutturare la politica, profondamente scollata dalla società civile. Constatiamo che le attuali maggioranze di governo e opposizione non rappresentino le esigenze della gente; riteniamo che le rappresentanze del mondo cattolico possano mettersi in campo”.

Il percorso avviato con il Manifesto proseguirà in autunno con un seminario “per studiare insieme programmi da veicolare sulla politica; seguirà un confronto con i politici disposti a sostenere le nostre proposte”.

Da parte sua, il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, ha sottolineato: “Noi non ci rassegniamo a vivere in un paese che da vent’anni non cresce e non dà prospettive ai giovani. La nostra classe politica ha dimostrato di non essere in grado di saper rimuovere gli ostacoli alla crescita con il risultato che abbiamo costi e sovrapposizioni che non hanno eguali al mondo”.

“Vogliamo che si facciano con coraggio le cose che servono – ha concluso –. Oggi c’è una scollatura totale tra gli interessi del Paese e la rappresentanza politica. Serve quindi un’assunzione di responsabilità individuale per cambiare le regole”.
a cura di Alfio