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Il Comune di Bolzano alle coop: «Case più piccole per darne una...

Il Comune di Bolzano alle coop: «Case più piccole per darne una a tutti»

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Riguardo alla discussione in atto sulla riduzione della metratura disponibile per i soci di cooperative edilizie, vorremmo esprimere il nostro punto di vista.
Premesso che in cooperativa si parla sempre di metri quadrati netti (calpestabili) e che l’attuale legge Provinciale considera che un appartamento sia adeguato quando prevede una superficie utile di 28 metri per la prima persona e di 15 metri per ogni ulteriore persona, il limite previsto di 77 metri soddisfa la necessità del nucleo familiare medio composto da quattro persone.
Noi come Associazione Nazionale Famiglie Numerose è da anni che abbiamo fatto presente certe contraddizioni e richiesto che venisse applicato un regolamento che regolasse in modo chiaro la superficie a cui un socio ha diritto e che questa fosse legata al numero dei componenti il nucleo familiare e non alla sensibilità o correttezza dei soci delle singole cooperative.
Non vorremmo però che oggi per rimediare alla mancanza di una normativa adeguata, si passasse da un opposto all’altro: da appartamenti troppo grandi per tutti ad appartamenti troppo piccoli per tutti.
Il problema non é costituito dal tener conto delle esigenze delle famiglie numerose, ormai pochissime, ma dal fatto che per troppo tempo sono state accordate metrature sproporzionate alla consistenza del nucleo familiare o addirittura ai single.
Riteniamo, infatti, che quando si parla di cooperativa, dato che si tratta sempre di edilizia agevolata, la superficie debba essere necessariamente proporzionata al nucleo familiare.
Fin’ora non è stato così, per cui la richiesta di un appartamento da 100 metri quadri del single era messa sullo stesso piano della richiesta di una famiglia di 5 componenti.
Non è accettabile che ora una famiglia numerosa con quattro o più figli, in lista d’attesa come le altre da anni, venga penalizzata e debba “cambiare” cooperativa per veder accolta la sua richiesta.
La composizione dei nuclei familiari della cooperativa costituita è nota (fra il resto il socio ”numeroso” porta punti che vanno a beneficio della media di tutta la cooperativa), per cui è auspicabile che i responsabili di cooperative (Lega, Unione, ACLI, ecc) ed amministrazioni comunali tengano conto nelle assegnazioni non solo del numero di soci, ma anche del numero di persone che andranno ad occupare l’area edificabile.
Quindi in linea di principio si a «Case più piccole per darne una a tutti» ma tenendo conto che il “più piccolo” non può essere uguale per tutti, ma sempre proporzionato al nucleo familiare.
Cordiali saluti

Alfio e Emanuela Spitaleri
Coordinatori regionali Trentino Alto Adige
trentinoaltoadige@famiglienumerose.org

Ecco i due articoli apparsi sul quotidiano Alto Adige:

Cinque in 60 metri quadri «Tanti sacrifici per nulla»

Il Comune alle coop: «Case più piccole per darne una a tutti»