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“Ici e famiglia: occorrono scelte coraggiose”

“Ici e famiglia: occorrono scelte coraggiose”

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Riportiamo il comunicato stampa emesso dalla segreteria Prov. della Margherita di Modena, sulla necessità di applicare le detrazioni Ici anche in assenza di rimborsi erariali

ICI E FAMIGLIA, OCCORRONO SCELTE CORAGGIOSE.

La Margherita di Modena interviene sulla proposta di detrazioni ICI per agevolare le famiglie numerose.

La Margherita di Modena intende partecipare al dibattito sulla proposta, lanciata dal Presidente del Consiglio, di agevolare le famiglie numerose ampliando le detrazioni all’ICI per la prima casa. “A giudicare da alcuni interventi pubblici sulla stampa” – ha affermato il neosegretario provinciale Giandomenico Tomei – “qualcuno in città appare preoccupato che queste politiche per la famiglia mettano a rischio il gettito dell’ICI, su cui si fonda in modo rilevante il bilancio comunale e quindi anche la gestione del welfare locale, compreso scuole, servizi sociali, asili nido. La Margherita di Modena ritiene queste preoccupazioni del tutto infondate.”
“Secondo fonti del Ministero dell’Economia” – ha continuato Tomei – “l’Erario si farà carico dell’intera manovra, ed i Comuni non perderanno un euro: il viceministro Visco è già stato incaricato di studiarne la copertura finanziaria a livello statale. Ma anche laddove non si volesse dare fiducia alle parole del Governo, il numero delle famiglie numerose – ad esempio con 6 o più componenti – è a Modena limitatissimo, poco più di un migliaio, e una maggiore detrazione sull’ICI per queste famiglie non configura di certo una diminuzione di gettito tale da mettere a rischio le risorse necessarie per i servizi comunali. Un provvedimento simile – ha concluso Tomei – costituirebbe in realtà un correttivo sociale importante ad una imposta, l’ICI, la cui progressività – anche nel nostro comune – è in realtà assai poco pronunciata”.
La Margherita di Modena ritiene le famiglie numerose – sia per numero di figli, che di conviventi a carico – un soggetto a forte rischio di disagio economico, e considera plausibile individuare soglie di reddito adeguate per l’applicazione di maggiori detrazioni. “Occorre ricordare inoltre – ha poi rimarcato Giuseppe Boschini – che simili detrazioni, variamente modulate, sono già applicate in centinaia di Comuni italiani, che in base alla legge possono prevedere maggiori detrazioni a soggetti in situazione di particolare disagio economico-sociale.
Le politiche per la famiglia – ha concluso Boschini – oggi vanno promosse non solo come importanti interventi di redistribuzione economica, ma anche perché, in base all’articolo 31 della Costituzione, la Repubblica pone tra i suoi obiettivi la formazione e la tutela della famiglia, per il valore sociale che essa riveste; del resto queste politiche, anche a sostegno della natalità, sono attuate da anni in paesi come la Germania o la laica Francia, dove la promozione della famiglia si attua con decisione senza alcun connotato ideologico.”
Appare dunque strano che chi interviene pubblicamente in città su questi temi non tenga adeguatamente conto delle suddette considerazioni di merito; la Margherita auspica che queste prese di posizione negative esprimano solo una prudenza dovuta al mancato approfondimento degli aspetti tecnici del provvedimento, e non un’incomprensibile pregiudiziale verso l’adozione, anche nel nostro paese, di politiche familiari all’altezza degli standard europei.

Modena, 16 marzo 2007