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Fisco, il Forum propone il “Fattore Famiglia”

Fisco, il Forum propone il “Fattore Famiglia”

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Nasce il FattoreFamiglia

Nel dibattito sulla riforma del sistema fiscale nel nostro Paese la vertenza famiglia deve assumere rilevanza centrale: tutti riconoscono che l’attuale sistema fiscale è iniquo verso le famiglie con figli, tutti riconoscono che occorrono interventi di sostegno alla natalità e alla responsabilità familiare, tutti riconoscono che la famiglia è una risorsa insostituibile di coesione sociale, fiducia e sviluppo economico per il “sistema Italia”. E’ ora di passare dalle parole ai fatti.
Il Forum delle associazioni familiari su questo punto ha sostenuto fin dall’inizio la necessità di un doppio riconoscimento: da un lato la centralità della famiglia come istituzione di bene comune socialmente rilevante (art. 29 della Costituzione, “società naturale fondata sul matrimonio”), dall’altro il necessario sostegno ai suoi compiti e funzioni sociali, in primo luogo attraverso la leva fiscale, ma anche con azioni di tutela della vita, di sostegno alle responsabilità educative, di conciliazione famiglia-lavoro, di promozione per le giovani coppie.
In questa prospettiva il Forum delle associazioni familiari lancia oggi una nuova proposta di riforma del sistema fiscale, il “fattore famiglia”, capace di costruire un sistema finalmente equo per le famiglie con carichi familiari, anche in questo caso a partire dal dettato costituzionale (artt. 30 e 31, ma soprattutto l’art. 53, “tutti sono chiamati a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”) e capace di valorizzare il grande dibattito sul quoziente familiare oggi in corso, superandone i limiti.
Il “fattore famiglia” modifica l’attuale sistema facendo sì che a parità di reddito, una famiglia con tre figli paghi molte meno tasse rispetto ad una famiglia che non ha figli; esso può inoltre riconoscere altri fattori di difficoltà familiare (quale, ad esempio, presenza di disabili), sostenendo così la famiglia nei suoi compiti di cura.

Dal punto di vista tecnico il “fattore famiglia” si basa sui seguenti elementi:

* introduce una ”no tax area familiare” determinata dai costi di mantenimento ed accrescimento dei singoli componenti del nucleo familiare; più persone sono presenti nel nucleo, maggiore sarà il reddito non sottoposto a tassazione;
* La No tax area si calcola moltiplicando il costo di mantenimento del dichiarante per un coefficiente dedotto da una scala di equivalenza definita dal numero dei componenti e dalle problematiche del nucleo familiare;
* adotta il criterio della quota fissa: la quota di reddito sarà esente dalla tassazione dell’aliquota più bassa (oggi il 23%). In tal modo si garantisce equità di vantaggio tra redditi bassi, medi e alti (punto critico del “quoziente familiare” nelle sue diverse versioni);
* adotta criteri oggettivi e aggiornabili anno per anno per misurare la no tax area: in particolare adotta la soglia di povertà misurata dall’Istat annualmente (circa 7.000 euro per persona sola, oggi);
* usa un “coefficiente familiare” progressivo rispetto al numero di figli: in altre parole il peso dei figli viene adeguatamente riconosciuto (oltre il doppio di quanto faccia oggi ad esempio l’ISEE).
* Fissa il reddito familiare a livello nazionale, in modo universalistico, e offre al federalismo fiscale una misura della ricchezza familiare che assicura parità di trattamento a livello nazionale e possibilità di intervento differenziato tra Regioni e negli enti locali.

Nell’allegato la proposta completa e documentazione

Scarica allegati:
documento_467.pdf