Il sindaco di Loreto: «Boselli sbaglia politica Anche noi socialisti siamo per la famiglia»
Da Macerata
Vincenzo Varagona
Sono migliaia i marchigiani che hanno definito la loro partecipazione al “family day” ormai imminente: un centinaio i pullman organizzati, ma sono in molti – e molte famiglie – a sfuggire al monitoraggio del Forum regionale delle Famiglie perché arriveranno a Roma privatamente, in auto o in treno.
Nel dibattito marchigiano intanto spicca la netta posizione del sindaco di Loreto, il socialista Moreno Pieroni, che prende le distanze dal suo leader nazionale, Enrico Boselli che si sta mobilitando, al fianco dei Radicali di Pannella, per far scendere in piazza la “risposta laica” al Family Day e annuncia la sua personale partecipazione all’appuntamento del 12 maggio.
Pieroni, 46 anni, padre di tre figli, rieletto lo scorso anno primo cittadino nel centro mariano con il 78% delle preferenze, fino a due anni fa segretario regionale dello Sdi, già componente dell’esecutivo nazionale del suo partito, non condivide la scelta di Borselli: «Si tratta – spiega – di un dissenso personale e politico: sono socialista per tradizione familiare da generazioni, ma le convinzioni che derivano dalla mia fede impongono una testimonianza precisa. Non è certo necessario essere cattolici, aggiunge, per credere nella famiglia, ma forse lo è per chiarire il disegno che ognuno può avere sulla famiglia. A mio avviso quando parliamo di famiglia intendiamo un progetto che, partendo da un uomo e una donna, si concretizza in un desiderio di crescita, di creare nuove vite attraverso i figli. Non può esistere un concetto di famiglia diverso da questo. Gli altri possono essere accordi, contratti, ma non possono essere riconosciuti allo stesso modo».
Pieroni vede nella strategia adottata da Boselli anche altri errori: «Da più di un anno – spiega – Boselli sta portando avanti un solo punto programmatico del partito, quello della laicità dello Stato apertamente contro la Chiesa. Secondo me le priorità che i socialisti dovrebbero affrontare invece sono ben altre, a cominciare da quella della condizione giovanile, passando per il welfare per arrivare anche ad altri problemi sociali, come quelli determinati dai bassi redditi degli operai».
Anche il continuo richiamo alla laicità dello Stato secondo il sindaco di Loreto si presta ad alcune valutazioni: «il nostro riferimento – conclude Pieroni – è il Concordato siglato 23 anni fa tra Stato Italiano e Chiesa Cattolica. Le firme sono del Cardinal Casaroli, e di Bettino Craxi. Attaccarlo quindi significa minare proprio una delle anime socialiste. Sono certo di interpretare il pensiero di tanti socialisti cattolici come me e, da Sindaco di Loreto, città della famiglia per vocazione, sento il dovere, e lo farò, di partecipare ufficialmente al Family Day. Per me e per la città sarà inoltre importante testimoniare questa sensibilità offrendo la disponibilità per essere sede spirituale dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, che in giugno celebrerà, proprio a Loreto, la sua assemblea nazionale».
Avvenire