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ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2011: LE PROPOSTE ANFN E FORUM AI CANDIDATI SINDACO

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2011: LE PROPOSTE ANFN E FORUM AI CANDIDATI SINDACO

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UNA PROPOSTA A SINDACI E AMMINISTRATORI

per fare della propria città
UNA CITTÀ A MISURA DI FAMIGLIA
La famiglia non è solo un fatto privato: come afferma la nostra Costituzione agli articoli 29, 30 e 31, è una risorsa vitale per la società. Infatti, svolge funzioni sociali fondamentali: è l’ambiente privilegiato per la nascita e la formazione della persona, per la sua crescita e la sua educazione, per l’incontro e il confronto tra le generazioni, ed è produttrice di beni economici, psicologici, sociali e culturali per la collettività.

La famiglia è il primo luogo della solidarietà e della gratuità, il luogo in cui le relazioni di cura garantiscono la piena umanizzazione di tutti i suoi membri, fino ai soggetti più deboli. Le innumerevoli funzioni che la famiglia svolge sia al suo interno che verso l’esterno ne fanno a pieno titolo un attore delle politiche sociali, un soggetto che genera benessere nella società in interazione con lo Stato e il mercato.

Le stesse comunità locali sono reti di famiglie, ossia reti di relazioni tra famiglie. In questi anni in molte realtà locali è cresciuta la consapevolezza di questo ruolo della famiglia, insieme alla capacità di creare risposte innovative, mirate a rispondere ai bisogni reali e specifici del loro territorio. Questo movimento ora va esteso e ampliato.

Il Forum intende dunque, in spirito di collaborazione propositiva, fornire spunti di riflessione e di tendenza per stimolare la formulazione di programmi che esplicitamente vedano la famiglia al centro della politica, per fare di ogni nostra città una città per la famiglia.


Quali politiche familiari?
Dieci indicazioni di metodo

Una corretta e innovativa impostazione delle politiche familiari a livello locale richiede l’adozione di alcuni principi metodologici fondamentali:

1. la famiglia va considerata come nucleo unitario, sia pure complesso e in continua trasformazione nelle sue fasi del ciclo di vita;

2. gli interventi per la famiglia devono necessariamente avere una qualità relazionale, riconoscendo che le relazioni tra i membri della famiglia sono un valore aggiunto insostituibile; in questo senso occorre superare il tradizionale approccio per settori (anziani, minori, disabili, adulti in difficoltà, ecc.), considerando la famiglia come prisma interpretativo dei bisogni e come sistema relazionale complesso.

3. nei confronti della famiglia occorrono politiche dirette ed esplicite, accanto ai tradizionali interventi indiretti o impliciti, favorendo il coinvolgimento delle famiglie stesse e delle loro reti associative;

4. le politiche familiari non si esauriscono nelle politiche sociali, ma comprendono tutti gli aspetti della vita amministrativa (scuola, educazione e formazione, arredo urbano, tariffe, tasse, trasporti, qualità della vita, sicurezza, salute, ecc.);

5. è necessario coordinare gli interventi compiuti da parte dei diversi enti locali oltre che dal privato e dal privato sociale;

6. occorre superare un’impostazione di tipo assistenziale e di intervento sulle patologie, e adottare invece una innovativa politica di prevenzione e promozione, con percorsi di empowerment ed orientamento indirizzati alla normalità della vita quotidiana della famiglia, sia pure mantenendo la debita attenzione alle famiglie deboli e in difficoltà;

7. è necessario promuovere la diffusione ad ogni livello di una cultura che riconosca la famiglia come un fondamentale soggetto sociale, e per trasformarla da semplice fruitrice passiva a protagonista attiva nella vita della città;

8. è fondamentale una corretta applicazione del principio di sussidiarietà, secondo cui non solo le istituzioni non devono svolgere le funzioni che possono essere correttamente svolte dalla società civile (e in particolare dalla famiglia e dalle reti informali), ma nel momento in cui questo soggetto non è in grado di compiere tali funzioni, l’ente superiore deve stimolarlo ed aiutarlo a riprendere la capacità di svolgerle, piuttosto che sostituirsi ad esso;

9. l’attività delle associazioni e del volontariato deve essere riconosciuta, valorizzata, promossa e sostenuta, così come va incoraggia la creazione di reti informali di solidarietà e di prossimità tra le famiglie all’interno dei quartieri;

10. la qualità e l’efficacia degli interventi a livello territoriale devono essere costantemente monitorati, anche per poter eventualmente rivedere le politiche adottate, introducendo anche la sperimentazione di modelli di Valutazione di Impatto Familiare dei provvedimenti adottati.


Che fare?
10 proposte concrete

1 – CITTADINANZA DELLA FAMIGLIA
Si propone la creazione di un organismo dell’Amministrazione Comunale (come ad esempio un Assessorato alla famiglia o una Agenzia della famiglia) che coordini e promuova le politiche familiari dell’intera Amministrazione, e vigili perché la famiglia sia promossa in ogni azione amministrativa. È inoltre importante che si favorisca la costituzione di una qualificata rappresentanza della famiglia, sotto forma ad esempio di una Consulta della famiglia che raccolga a scopo consultivo e propositivo le associazioni familiari presenti sul territorio.
2 – FAMIGLIE GIOVANI: CASA E FORMAZIONE
La politica della casa influenza grandemente la creazione di nuove famiglie e il loro sviluppo. È quindi necessario intervenire con una programmazione territoriale che favorisca insediamenti di edilizia pubblica e convenzionata, con assegnazioni prioritarie ai giovani sposi, e con mutui a tasso agevolato.
Al fine di aiutare economicamente le famiglie più in difficoltà nell’acquisto dell’abitazione, e allo stesso tempo favorire la natalità, si propone di riconoscere una quota imponibile esente dall’imposta di registro (ora al 3%) o dall’IVA (4%) previsti per la prima casa, pari a:
• 100.000 euro per le giovani coppie
• 50.000 euro per ogni figlio a carico
• Agevolazioni analoghe potranno essere previste per i privati che acquistano immobili da destinare all’affitto alle categorie di cui sopra, con l’impegno a tale destinazione per un periodo minimo di 5 o 10 anni, e con canoni di affitto agevolati, concordati a livello locale
Essere coppia e genitori oggi è molto più difficile di un tempo. Per questo, è utile favorire la realizzazione di itinerari di preparazione al matrimonio civile e di sostegno alla relazione di coppia, in collaborazione con le realtà che già operano con competenza in questo campo.
3 – FAMIGLIA E ACCOGLIENZA DELLA VITA
È sempre più necessario promuovere una cultura che valorizzi la maternità e la paternità, che ne espliciti con interventi concreti l’alto valore personale e sociale, anche con iniziative pubblicitarie o slogan che inviino messaggi favorevoli alla vita. Allo stesso modo, va promossa una cultura dell’adozione e dell’affido, come risposta al diritto alla famiglia per ogni bambino. A tale scopo, possono essere stipulate convenzioni con le molte associazioni che si occupano della vita, dal concepimento alla sua fine naturale. Inoltre, vanno sostenute le famiglie e le donne con situazione di gravidanza indesiderata, così da offrire valide e credibili alternative all’aborto.
È necessario pensare e progettare una politica di attenzione e di promozione nei confronti delle famiglie numerose, in quanto a tutt’oggi queste famiglie, oltre ai problemi di organizzazione interna, devono sopportare anche le penalizzazioni dovute all’iniquo sistema fiscale e tariffario.
4– FAMIGLIA E SCELTE EDUCATIVE
Le scelte educative delle famiglie e le loro esigenze particolari vanno rispettate. Per questo occorre rafforzare i servizi per la prima infanzia, promuovendo e sostenendo servizi diversificati ed integrativi delle capacità di cura delle famiglie, anche gestiti direttamente da associazioni di famiglie o da organizzazioni di volontariato (nidi, nidi famiglia, tagesmutter,…).
Per meglio operare sul territorio, l’ente locale può sensibilizzare le figure educative esistenti, ad esempio tecnici sportivi, insegnanti, operatori socio-sanitari, sulla complementarietà del loro ruolo educativo, e delle possibili sinergie con le famiglie attraverso un “patto educativo”. Una particolare attenzione può essere rivolta a percorsi di prevenzione delle dipendenze da droghe e sostanze, sostenendo le famiglie con giovani che manifestano tali problemi.
5 – FAMIGLIE IMMIGRATE
Le famiglie immigrate sono una realtà sempre più presente nelle nostre città. Per favorire il loro inserimento e prevenire fenomeni di devianza ed emarginazione, occorre sviluppare una cultura della solidarietà e della rete tra famiglie, favorendo la disponibilità concreta nei loro confronti e la loro capacità di associarsi, anche a base familiare. Intervenire in maniera adeguata per favorire l’inserimento e l’integrazione delle famiglie immigrate nel tessuto sociale cittadino, valorizzandone l’identità, significa migliorare la qualità della vita dell’intera collettività.
6 – FAMIGLIA E ANZIANI
Per affrontare il progressivo invecchiamento della popolazione, occorre valorizzare la componente anziana come risorsa reale e positiva. Mantenere l’anziano con autonomia ridotta nel proprio domicilio significa garantirgli una vita migliore. Per questo occorre rafforzare il servizio di assistenza domiciliare socio/sanitaria, il conferimento di pasti a domicilio, il trasporto per visite mediche e ogni altra iniziativa utile sostenere le famiglie che si prendono cura degli anziani, in un’ottica di presa in carico precoce e preventiva, coinvolgendo in azioni di prossimità a livello locale il volontariato, le reti associative, il privato-sociale nel suo complesso.
7 – HOUSING FAMILIARE E CITTÀ
Gli interventi edilizi devono tener conto degli spazi necessari ad una famiglia, anche numerosa e che cresce, o che si prende cura dei genitori o parenti anziani.
Per questo, è opportuno prevedere lo sviluppo di aree per l’edilizia popolare integrate nelle zone residenziali, valutando attentamente i piani di sviluppo urbano per costruire città e spazi a misura di famiglia: qualità architettonica e abbattimento delle barriere, disponibilità di spazi verdi, piste ciclabili, vie e percorsi di circolazione sicuri per gli abitanti, spazi attrezzati per lo sport e il tempo libero in tutti i quartieri.Naturalmente, le politiche residenziali devono prevenire la creazione, sia pur involontaria, di ghetti.
Per i giovani, è importante sostenere e promuovere spazi di incontro e di svago, coinvolgendo i centri parrocchiali e le altre realtà socio-culturali esistenti, e offrendo la possibilità di coinvolgersi nel volontariato e nelle attività solidarietà.
L’attenzione alla qualità dell’ambienti in cui viviamo, rende opportuno avviare azioni per il controllo della qualità dell’aria e il monitoraggio della pericolosità dei rifiuti e dei materiali.
8 – I TEMPI DELLA FAMIGLIA
Occorre rendere le diverse funzioni e servizi della città più facili da raggiungere, anche con l’utilizzo di forme e tecnologie innovative (es. reti telematiche), e con un’organizzazione dei trasporti locali che favorisca l’armonizzazione dei tempi familiari con i tempi di lavoro.
A tale scopo, si può rivelare utile costruire un “Piano dei tempi della città family friendly”, anche attraverso ricerche sulla “qualità dei tempi” dell’organizzazione sociale della città, in particolare in merito al funzionamento dei servizi pubblici, con l’ottica di favorire le funzioni della famiglia.
9 – TARIFFE, TRIBUTI E RETTE COMUNALI
Vanno assolutamente migliorate le politiche tributarie e tariffarie normalmente a livello locale (nido, mensa e trasporto scolastici, borse di studio, testi scolastici, addizionale IRPEF, ICI, TARSU, TIA) con l’individuazione di nuovi parametri per il computo delle tariffe, delle imposte e per l’accesso ai servizi su modello del Quoziente Parma o del “Fattore Famiglia”.
Per il Servizio Idrico Integrato, che comprende Acqua Potabile e Canone Depurazione Fognatura, è necessario creare una tariffa proporzionata al numero di componenti del nucleo familiare, oppure una tariffa specifica per le famiglie numerose, priva degli scaglioni e con un prezzo al “mc” pari al costo del servizio.
Per l’ Imposta sui rifiuti é infine necessario dare un limite al numero massimo dei componenti del nucleo familiare che vengono inclusi nel conteggio (4-5 max).
Allo stesso modo, si propone di introdurre sconti significativi per le famiglie numerose su trasporti cittadini, accesso a musei, attrazioni culturali e turistiche, mostre, e una “carta famiglia/FAMILY CARD” con appositi sconti e promozioni sugli acquisti.
Le addizionali Irpef, così come sono ora strutturate, sono incostituzionali perché ledono il principio della capacità contributiva, il principio della progressività del sistema tributario (art.53) e la tutela delle famiglie numerose, che sono peraltro le più penalizzate da questo meccanismo di calcolo (art. 31). Dal momento che la legislazione nazionale non permette detrazioni per carichi familiari, si propone la restituzione parziale o totale dell’addizionale versata, secondo questo schema:
− restituzione di un terzo per famiglie con 2 figli
− restituzione di metà per famiglie con 3 figli
− restituzione totale per famiglie con 4 o più figli
Ogni comune stabilirà un tetto ISEE entro il quale concedere questa restituzione.

10 – FRAGILITÀ FAMILIARE
La crescita delle famiglie in situazioni di fragilità, derivante da un progressivo sgretolamento dei legami, suggerisce di favorire percorsi di conciliazione per le coppie in crisi e di mediazione familiare, oltre a percorsi di supporto alla genitorialità – con particolare attenzione a tutti i nuclei monogenitoriali e ai genitori separati – direttamente attraverso i servizi socio-sanitari o attuando convenzioni con le associazioni di settore ed i consultori.

Scarica allegati:
Elezioni_amministrative-Forum_e_ANFN.pdf