Due carrelli della spesa sotto il palco e una tavola da imbandire: così, questa mattina, si presenta il palco dell’auditorium Capretti del centro Artigianelli di Brescia, che accoglie la festa regionale delle famiglie numerose lombarde. Sono il richiamo al titolo del talk, condotto da Andrea Bernardini, Emanuela Garavelli e Valentina Ranalli: Due carrelli, una triglia e quattordici piatti da riempire.
Il richiamo all’episodio avvenuto nel novembre del 2003 in un supermarket cittadino di Brescia, dove avvenne l’incontro casuale (o provvidenziale, giudicate voi) tra due papà di famiglia numerosa, Mario Sberna ed Enrico Cinelli.
«Sembra una storia da libro Cuore quella di Anfn – ha osservato Valentina Ranalli in apertura di incontro. Una storia che cercheremo di contestualizzare e raccontare questa mattina. Dove la festa regionale delle famiglie lombarde si trasforma in un evento/amarcord con tanti testimoni ‘della prima ora’».
Il racconto di Mario: «Ero soprappensiero, con gli occhi persi negli occhi della povera e piccola triglia, in attesa che mia moglie Egle riempisse di cibo il carrello, quando venni letteralmente investito da Enrico, che di mestiere fa l’autista di bus: doveva parlarmi e quello gli era sembrato il modo e il luogo più opportuni».
E che aveva da dirle? «Quel pesce, mi disse, non l’avremmo mai comprato ai nostri figli: troppo caro mangiare pesce per le famiglie numerose. E perché i nostri carrelli si mangiavano, loro sì, tutto lo stipendio prima del 15 del mese, insieme a bollette, tasse, imposte, balzelli moltiplicati senza tener conto di quante bocche si sfamano con quell’unico stipendio. Ecco, una scarica di problemi che, ovviamente, conoscevo benissimo anch’io. Da lì la richiesta di rivederci presto per trovare una qualche soluzione: Davide contro Golia, insomma».
Da allora ad oggi quasi 30mila famiglie hanno chiesto di aderire all’Associazione nazionale famiglie numerose. Una famiglia di famiglie oggi interlocutrice di governo, regioni, enti locali. Co-creatrice – insieme alla provincia autonoma di Trento e al comune di Alghero – del network dei comuni amici della famiglia. Anfn ha stipulato centinaia e centinaia di convenzioni nazionali con catene alimentari, agenzie di assicurazioni, Caf e patronati, studi medici, alberghi e residence, club di calcio professionistico. E che, grazie al progetto ‘Aiutiamoci’, ha permesso a diverse coppie associate di risollevarsi in periodi difficili della propria esistenza.
Gli associati si tengono in rete grazie al sito associativo e a Test+ – il piccolo giornale delle grandi famiglie -. Alle vacanze comunitarie, alle feste nazionali e regionali. E dove anche i giovani crescono insieme, ad esempio nel comune servizio di animazione degli eventi nazionali o ai talent destinati ai nuclei XXL.
Anfn cerca di far cultura: grazie ai premi sulle tesi di laurea dedicate a temi familiari. E alle pubblicazioni nate in seno ad Anfn: Tutti vostri? Il ritorno della cicogna? L’educazione orizzontal. Ha co-promosso una scuola di consulenza familiare, al cui interno si sono formate molte coppie.
Una famiglia di famiglie dove è la coppia a ricevere incarichi. E dove tutti gli incarichi sono svolti a titolo di volontariato, tra mezzanotte e le tre del mattino, quando, addormentato l’ultimo figlio, è possibile dedicarsi alla vita associativa.
Un’associazione familiare ‘modello’ e capofila di Elfac, la confederazione cui aderiscono ben 23 associazioni nazionali che, in Europa, radunano le grandi famiglie. Ed infatti esprime, ormai da diversi anni, la sua presidente, Regina Florio, giornalista bergamasca, mamma di prole numerosa.