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Denso incontro ANFN con il presidente Emilia Romagna Errani

Denso incontro ANFN con il presidente Emilia Romagna Errani

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Si è svolto oggi a Bologna, nella sede della Regione Emilia Romagna, un incontro tra il Presidente della Giunta Regionale, che è anche Presidente della Conferenza Stato e Regioni, ed una delegazione ANFN.

All’incontro il Presidente Vasco Errani era accompagnato dall’assessore alla Sanità, dott. Carlo Lusenti e dall’assessore alle politiche sociali, dott.ssa Teresa Marzocchi mentre per ANFN, che era aveva chiesto l’incontro, erano presenti il Presidente Nazionale (nonché membro del direttivo nazionale Forum delle associazioni famigliari) dott. Mario Sberna, il Responsabile Nazionale dei Rapporti con gli Enti Locali, dott. Stefano Lipparini, il Vicepresidente regionale del Forum (nonché Coordinatore Provinciale ANFN di Piacenza), prof. Carlo Dionedi e la Coordinatrice Provinciale ANFN di Bologna, prof.ssa Anna Ciampolini.
Il presidente Sberna, dopo i saluti, ha illustrato le ragioni dell’incontro facendo un breve excursus sulle difficoltà che incontrano le famiglie con figli, in particolare numerose, ad affrontare la quotidianità sotto il profilo materiale e sociale, conseguenza di una mancanza, ormai cronica, di politiche a sostegno e di promozione della famiglia; ha accennato ai progetti in corso dell’associazione. Il presidente Sberna ha sottolineato la centralità della famiglia e dei legami famigliari per una buona convivenza civile quale presupposto per conseguire il bene comune ed il benessere di tutti.

Il Prof. Dionedi, dopo una veloce considerazione sui nuovi limiti economici con cui devono rapportarsi gli amministratori pubblici, ha illustrato le ragioni che hanno determinato la forte protesta delle famiglie, soprattutto di quelle con molti figli, rispetto al provvedimento della giunta regionale sulle modalità di applicazione del sovra-ticket sanitario. Ha chiesto espressamente che l’attuale soluzione sia superata con un nuovo sistema che tenga in considerazione dei carichi famigliari, prospettando l’introduzione del parametro ISEE – Indicatore della Situazione Economica Equivalente – ed auspicando, contestualmente, una revisione della relativa scala di equivalenza, che ra penalizza chi ha almeno 3 figli.

La replica del presidente Errani è stata tanto immediata quanto chiara: in primo luogo ho spiegato le ragioni tecniche, plausibili, che hanno portato la Giunta regionale ad agire con la massima urgenza nell’introduzione del sovra ticket ed in secondo luogo ha dichiarato di essere intenzionato ad introdurre, non solo per l’extraticket, ma anche per tutti gli altri servizi erogati a livello locale, un sistema di contribuzione, attualmente allo studio, che tenga conto dell’ampiezza famigliare con attenzione particolare ai nuclei famigliari con almeno 3 figli. Il presidente Errani ha precisato di essere ben consapevole dei limiti, compresi quelli denunciati dalle associazioni famigliari, che presenta lo strumento ISEE, limiti che per le persone e le famiglie si sommano a quelli del sistema fiscale nazionale; il quadro generale di tasse e tariffe si presenta talmente confuso e scoordinato che singoli interventi rischiano di creare maggiore confusione e per assurdo, ulteriori iniquità e penalizzazioni. Lo strumento allo studio, una sorta di “redditometro”, avrà come obiettivo fondamentale la ricerca di equità, per quanto si tratti di un obiettivo molto difficile da raggiungere. Il Presidente Errani ha affermato che servirà ancora un po’ di tempo per mettere a punto il tutto, e che al momento opportuno ci contatterà tramite gli assessori presenti.

La prof.ssa Ciampolini ha messo in evidenza come pure l’accesso allo studio presenti delle problematicità per le famiglie con figli, sia per il contributo per i libri sia per le borse di studio, evidenziando come i tetti ISEE siano assai bassi, fermi ormai da più di dieci d’anni e chiedendo quindi un significativo innalzamento. Il presidente Errani ha precisato di ben conoscere il problema e che le prospettive tutt’altro che positive poiché i relativi fondi sono praticamente esauriti.

L’argomento successivo, le addizionali irpef, è stato presentato dal dott. Lipparini che, richiamando la sospetta anticostituzionalità di tali prelievi (mancato rispetto dei principi di capacità contributiva e di progressività previsti dall’art. 53 della Costituzione) ho proposto un esempio concreto di 2 famiglie bolognesi con uguale reddito totale, la prima composta da 2 adulti con redditi dichiarati disgiuntamente e la seconda con 2 adulti, monoreddito, e 2 figli minori; per effetto della soglia di esenzione dell’addizionale comunale e della “progressività a salti” dell’addizionale regionale, la prima famiglia è esente dal prelievo comunale e si trova nello scaglione più basso di quello regionale, la seconda famiglia invece si trova a dover pagare l’addizionale comunale per intero e quella regionale nella misura più alta; tutto ciò malgrado che il reddito procapite disponibile per la famiglia con figli sia inferiore per effetto della tassazione irpef nazionale, ma anche per il costo di sostentamento dei figli oltre che si aggiunge a quello dei genitori: nei fatti, a parità di reddito, la famiglia di 2 persone paga meno addizionali della famiglia con figli, di 4 persone. A questo riguardo il presidente Errani ha preso atto del caso riferendo che l’amministrazione regionale ha adottato la “schema di progressività” vigente, che prevede la massima tassazione a livelli di reddito non certo elevati, poiché in base a simulazioni del gettito irpef consolidato (anno 2003) i redditi, soprattutto variabili, dei contribuenti della regione apparivano piuttosto bassi; si è dichiarato scettico sul futuro del federalismo fiscale dicendo che ora mancano le condizioni per attenuare il prelievo locale irpef. Gli esponenti dell’associazione, un pò delusi, hanno precisato che il problema sarà posto anche all’attenzione del neo presidente ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani -, il Sindaco di Reggio Emilia, Graziano Del Rio.

Nella discussione che è seguita sono emersi altri argomenti con prospettiva regionale e nazionale.

Tra questi la necessità di prevedere comunque interventi urgenti a favore di quelle famiglie che stanno entrando nella fascia del disagio e della povertà per la presenza di figli, risorsa di cui il Paese ha grave bisogno; nel 2010 la percentuale di famiglie di 5 componenti al di sotto della soglia di povertà relativa è salita al 29.9% dal 24.9% del 2009; l’Istat fra l’altro ha attestato che nelle famiglie da 2 e da 3 figli in poi, la percentuale di povertà è ancor più elevata per quelle con figli minori, per effetto anche degli elevati e spesso ingiustificati costi che le giovani famiglie devono sostenere per i servizi scolastici ed educativi erogati dagli enti locali. Il Presidente Errani ha auspicato che i nuovi strumenti allo studio possono recuperare equità.

Il Presidente Errani, a conoscenza delle iniziative dell’associazione verso la politica nazionale, ha suggerito di tenere rapporti oltre che col governo anche con i gruppi parlamentari auspicando di raccogliere quei frutti che sono nell’interesse del Paese; ha lasciato intendere che nelle sedi opportune – la “Conferenza Stato Regioni” – le nostre istanze troveranno attenzione e, per quanto possibili, riscontri.

L’incontro, molto ricco e denso di contenuti, ha rappresentato una bella e positiva opportunità di conoscenza e, per diversi aspetti, di condivisione; si è concluso con l’impegno a proseguire il confronto con gli assessori presenti, dott. Lusenti e dott.ssa Marzocchi, e con un cordiale arrivederci.

Bologna, fiera district, lì 19.10.2011