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DA NOI E’ SEMPRE NATALE

DA NOI E’ SEMPRE NATALE

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“Non c’è Gesù” ha esordito, qualche giorno fa, la mia piccola Emma<br /> entrando nella nostra chiesetta di campagna dove spesso facc

“Non c’è Gesù” ha esordito, qualche giorno fa, la mia
piccola Emma entrando nella nostra chiesetta di campagna dove spesso facciamo
sosta durante la passeggiatina pomeridiana. Era una brutta giornata, la chiesa
era buia e quindi lei ha dedotto che… Gesù non ci fosse! “Gesù c’è sempre,
anche quando non si vede” ho provato a spiegarle. Emma mi ha guardato come se
io nemmeno le avessi parlato e ha deciso che: “Gesù fa la nanna”. Quindi, gli
ha cantato la ninna che io canto a lei alla sera! La deduzione non fa una
grinza: Gesù c’è, al limite dorme, ma c’è!

Chissà che il senso del Natale non vada ricercato
proprio nella certezza del riconoscere che Gesù c’è, che Gesù è presente in
ognuna delle nostre famiglie, che i nostri bambini (svegli o addormentati che
siano!) altro non rispecchiano che il piccolo Gesù che arriverà a Natale.
“Beata lei, signora” mi disse due anni fa una perfetta sconosciuta che mi fermò
in un centro commerciale. Era l’otto dicembre, io passeggiavo all’interno di
una galleria di negozi spingendo una piccolissima Emma in carrozzina. “Lei ha
già il suo Gesù” aggiunse dolcemente e con un velo di nascosta malinconia
quella signora.

Me lo ricordo come fosse ieri: stavo perdendo tempo a
cercare regali e regalini e non mi ero soffermata a pensare che a casa nostra
Natale era già arrivato e Gesù già nato, l’unico regalo che valga davvero
ricevere e donare. Era già nato quattro volte, a dir la verità, ma questo alla
signora non ho pensato di precisarlo! Nelle nostre famiglie siamo così
fortunati che non solo Gesù è già presente malgrado il calendario non segni
ancora il venticinque dicembre, ma continua a nascere tutti i giorni e
continuerà a farlo finché ci saranno i nostri figli. Sembra una banalità e pure
leggermente retorico, eppure è sempre natale quando ci accorgiamo che sono le
dieci di sera e non abbiamo ancora letto il giornale perché il pomeriggio è
trascorso imperturbabile tra compiti, bagnetti, servizio taxi e preparazione
della cena. È sempre natale quando per la festa della mamma riceviamo un
bigliettino con scritto: “Sei la mamma migliore del mondo, anche se mi sgridi”.
È sempre natale quando un figlio si accorge di aver perso la calcolatrice
necessaria per le formule di chimica e suo fratello gliela presta, senza
bisogno dell’intervento dei genitori. È sempre natale quando papà esce prima
dal lavoro per accompagnare il suo bambino a basket o quando un nipotino
rinuncia ad andare al corso di musica perché capisce che il nonno che lo
dovrebbe accompagnare è molto stanco. È sempre natale se ci rendiamo conto che
la famiglia è pesante e costa una fatica indicibile, ma che non potremmo farne
a meno e vale qualunque sacrificio. E se Gesù nasce ogni giorno dell’anno,
allora faremo ancora più festa quando il calendario segnerà quel fatidico, vero
e tangibile venticinque dicembre e non mancheranno di certo i cappelletti in
brodo preparati dalla nonna, il bollito misto con la deliziosa salsina verde
che chissà in base a cosa ha un gusto diverso dal solito, il panettone farcito
acquistato dalla zia che non sa cucinare e la macedonia fresca che profuma di
festa con tutte quelle fettine di mandarino e pezzettini di ananas che la
piccolina di famiglia ci ha letteralmente buttato dentro. Faremo ancora più
festa perché alla sera spegneremo le luci della sala e con i nostri bambini
resteremo in contemplazione del presepe illuminato, dove un fagottino tutto
nudo è adagiato nella mangiatoia in mezzo al muschio che odora ancora di terra
umida. E ci ricorderemo di come ci siamo ritrovati assorti e commossi davanti a
quel fagottino appena nato che è stato il nostro bambino appena venuto al
mondo. Anche quel giorno era natale, come tutto l’anno, del resto perché ognuna
delle nostre famiglie è un presepe. Il più bello e magico che ci
sia.      
                                

                                                                                                               
Barbara Mondelli