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CRONACA DELLA GITA A ROMA CON LE FAMIGLIE NUMEROSE DI ESTONIA E...

CRONACA DELLA GITA A ROMA CON LE FAMIGLIE NUMEROSE DI ESTONIA E LETTONIA

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“Rimandato” il Congresso europeo a Roma, le Famiglie Numerose della Estonia e Lettonia, che avevano già acquistato il biglietto dell’aereo, ci hanno chiesto la possibilità di programmare la loro settimana di permanenza a Roma.

Dopo tantissime “scambio di e-mail”, strafalcioni di inglese, incomprensioni varie, delusioni e vari “incoraggiamenti” a lasciar perdere, il programma si fa strada nero su bianco, ed anche a estenderne la partecipazione alle famiglie italiane.
Sette nostre famiglie hanno accettato di condividere con noi questa esperienza.

Arriva il giorno della partenza… ci ritroviamo nell’albergo base d’appoggio del nostro tour. Ore 11,30 incontro con le famiglie lettoni e estoni, che emozione!!!!!!!

Non ci conosciamo, tanta è la curiosità, l’apprensione di essere all’altezza delle loro richieste e la difficoltà della lingua.
Grande emozione, quando durante l’incontro, ci offrono i loro preziosi doni: cioccolatini, depliants in italiano della loro terra, carte da gioco con impresse fotografie dei loro monumenti, cartoline, saponette e sali da bagno da loro confezionati ed il tipico loro “Pane nero”. Simpatico il gesto di una signora che nel darmi delle palline colorate, realizzate con lana grezza, le scuoteva per farmi sentire che all’interno vi erano dei sonagli ed a gesti tentava di farmi capire che le aveva confezionate lei. Ecco che da un sacchetto fuoriesce un polipo; capiamo che è il simbolo della loro associazione e che ogni braccio corrisponde ad un figlio.

Nel pomeriggio visita alla Roma imperiale, alla fontana di Trevi, al Pantheon ed altri momunenti.
Come ci capivano? E’ stato un continuo esercizio di traduzione. Ho trovato in Massimo un’ottimo traduttore (dall’italiano-all’inglese-alla loro lingua Estone e Lettone simile al Russo).

Martedì visita alle Catacombe ed ai Musei Vaticani, Cappella Sistina.

L’appuntamento tanto atteso è stato mercoledì, per l’udienza con il Santo Padre. Lascio ai nostri ragazzi raccontare questa stupenda esperienza. Stefano si era premunito di palloncini che abbiamo lanciato al Santo Padre e di gagliardetto con il nostro simbolo. Le ragazze Elena e Sara avevano preparato un disegno ed una lettera per il santo Padre che abbiamo fatto recapitare. E tramite la Segreteria di Stato Papa Benedetto XVI ha risposto (vedi negli allegati).
Anch’io, per conto dell’Associazione, ho consegnato al Santo Padre una busta con la nostra storia, i cinque pilastri su cui fonda l’Associazione, il nostro Statuto oltre al libro “Tutti vostri?”.
Una domanda provocatoria al Monsignore responsabile nel raccogliere i doni per il Santo Padre: “Leggerà tutto questo il Santo Padre?” Ed ecco la risposta: “Non lo conosci, è un professore attento a tutto, ed i libri li legge tutti e poi risponde”. Allora è plausibile che riceveremo una risposta di Benedetto XVI????

L’ultimo giorno visita alla Villa d’Este nella città di Tivoli. Prima di definitivamente salutarci anche noi abbiamo voluto lasciare loro un ricordo della nostra Associazione. Ecco che dal pacco celermente inviateci dalla solerte Monica (Gaf) escono tra la loro ammirazione magliette, bandane, portachiavi, portacellulari e le spille con il nostro logo.

Abbiamo insieme festeggiato anche il compleanno di Loretta.
Tornata a casa, rispondendo agli auguri inviati dal segretario Beppe risponde con un “Grazie di cuore”

Ora per concludere un grande ringraziamento alle famiglie della Lettonia e della Estonia, alle famiglie italiane che con noi hanno condiviso questa esperienza: Stefano e Antonella, Massimo e Maria Beatrice, Roberto e Simonetta, Paolo e Loretta, Dario e Giovanna, Giovanni e Silvia, Vincenzo e Orietta, e a tutti i nostri figli che si sono dimostrati attenti e partecipi di questa esperienza.

Maria e Pier Mario Viscardi
A SEGUIRE E IN ALLEGATO LE TESTIMONIANZE DELLA BELLA ESPERIENZA SCRITTE DAI RAGAZZI ANFNROMA – AGOSTO 2008
Gita famiglie numerose
italiane, lettoni ed estoni

È stata davvero una bella avventura quella che abbiamo trascorso a Roma alla
fine di agosto con altre famiglie numerose italiane ma anche della Lettonia e
dell’Estonia!
Tante sono state le mete turistiche da noi visitate: il Colosseo, i Fori Imperiali,
l’altare della Patria, le catacombe di San Callisto, la fontana di Trevi, il
Pantheon, i Musei Vaticani e la Cappella Sistina, San Pietro, la Scala Santa,
San Giovanni in Laterano. Anche l’ultima tappa, Villa Este a Tivoli, è stata
molto bella per l’originalità delle fontane e dei giochi d’acqua in cui avremmo
voluto buttarci.
Eh si! I ritmi delle giornate erano proprio incalzanti, con la sveglia alle 6.30 e il
rientro alle 11 di sera dopo una bella “pizzata” in compagnia; durante il giorno,
passo dopo passo, abbiamo macinato kilometri su kilometri, i primi giorni con
una fatica incredibile, alla fine quasi senza accorgercene; anche i nostri fratelli
Andrea, Davide e la piccola Elena si sono ben presto adattati ai ritmi romani e
per loro ogni cosa nuova, come la metropolitana, le scale mobili, era motivo di
gioco e di festa, rallegrando tutta la compagnia.
Infatti, trascorrere questi momenti insieme ad altri bambini e famiglie ci ha
fatto superare ogni difficoltà perché la gioia di stare insieme e fare cose nuove
era tanta, ed alla fine avevamo voglia che la vacanza continuasse.
Significativa ed emozionante è stata l’udienza dal Papa Benedetto XVI che ci ha
ricevuto insieme ad altri gruppi provenienti da tutto il mondo. Il nostro pianeta
ci è sembrato più piccolo di quel che è e ci siamo sentiti amici di persone di
razze e colori diversi. Questo ci ha fatto comprendere di far parte di una
comunità assai ampia che è la Chiesa, che può abbracciare tante persone cosi
differenti tra di loro.
Siamo stati contenti anche di aver conosciuto alcune famiglie numerose della
Lettonia e dell’Estonia che abbiamo accompagnato in questo viaggio per loro
eccezionale e con cui abbiamo potuto scambiare diversi doni e ricordi della
vacanza che custodiremo con affetto.
Noi eravamo già stati a Roma nel 2000, anno del Giubileo, e tra i tenui ricordi
(eravamo veramente piccoli) ci sono tornate in mente la Porta Santa e la Pietà
di Michelangelo: che emozione! Speriamo di poterla riprovare di nuovo
tornando a Roma presto.
Vogliamo ringraziare la famiglia di Pier Mario e Maria Tranquilla (di nome e di
fatto!) che grazie alla preziosa disponibilità ed al costante impegno ci hanno
permesso di vivere questi quattro bellissimi giorni a Roma e di arricchirci di
nuove indimenticabili amicizie!

Cecilia e Francesco Lipparini

Era già da tempo che sapevamo di andare, come ultima “minivacanza” a Roma per quattro giorni. Ma a visitare le capitale d’Italia non eravamo soli, con noi c’erano sette famiglie numerose provenienti da diverse località italiane e altre, non so bene in che numero, dell’ Estonia e della Lettonia.
Erano già state prenotate le stanze dell’hotel “Oasi San Giuseppe” e anche le valigie erano pronte quindi, lunedì 25 agosto siamo partiti. Io e la mia famiglia provenienti da Cremona, siamo giunti a destinazione nella serata, mentre i nostri compagni prima dell’ora di pranzo. Infatti loro avevano già visitato diversi monumenti come il “Colosseo” e la “fontana di Trevi”.
Appena arrivati, abbiamo cenato in una pizzeria e poi siamo andati nelle nostre camere.
Il mattino seguente ci siamo alzati presto per recarci alle “Catacombe di San Callisto” che abbiamo raggiunto con la metropolitana e l’autobus. Le catacombe, che sono le tombe dei primi cristiani, si trovano in profondità dove ci sono 15 gradi di temperatura, vale a dire come se ci fossero stati dei climatizzatori accesi, infatti sentimmo subito la differenza anche perchè la giornata era molto calda. La guida ci ha spiegato che sono scavate nel tufo: una specie di fango che a contatto con l’aria si solidifica e che dunque si prestava molto bene a quel tipo di impiego.
Successivamente siamo andati alla vecchia cattedrale di Roma, ovvero, San Giovanni in Laterano, dove si trova la Scala Santa. Quest’ultima sarebbe la scala dove Gesù è salito e sceso più volte prima della sua crocifissione. Pensare di essere nel posto in cui un tempo c’era Gesù è un’emozione strana. Purtroppo noi non siamo potuti salire a causa della lunghissima fila e perchè dovevamo farlo in ginocchio.
Quel giorno non ci saremmo fermati neanche un attimo se non avessimo pranzato con la famiglia di Taranto. Dopo aver mangiato siamo subito ripartiti per visitare i musei vaticani in cui si trova un’infinità di monumenti e dipinti di celebri personaggi della storia e per questo noi bambini ci siamo un po’ annoiati in quell’interminabile percorso. Tra noi ragazzi abbiamo anche scherzato cercando la somiglianza con qualche statua; a me hanno detto che somigliavo a Medusa.
L’opera che ho apprezzato di più è stata la grande “Cappella Sistina” per i magnifici affreschi di Michelangelo.
All’uscita della mostra ci siamo ritrovati in Piazza San Pietro che devo ammettere è davvero enorme e stupenda.
A conclusione della giornata, dopo essere rientrati in albergo, abbiamo trascorso una bellissima e divertente serata in compagnia di tutte le famiglie numerose italiane partecipanti al viaggio. Siamo andati nella solita pizzeria: noi ragazzi ci siamo seduti tutti attorno ad un lungo tavolo, improvvisato per l’occasione mentre i nostri genitori se ne stavano in disparte. Ognuno di noi si è seduto vicino ai propri amici coi quali ha potuto chiacchierare liberamente, scambiando opinioni e impressioni su quanto accaduto durante il giorno: quelli sono stati i momenti più belli dello stare insieme in allegria. Quella sera io ho trovato posto vicino a Sara, una ragazza di un anno più grande di me: in un attimo abbiamo scoperto di avere tante cose in comune, infatti anche lei come me è la figlia primogenita ed essere la più grande di una “serie” di fratelli e sorelle non è certo un facile ruolo. Al rientro in camera, dopo la pizza, finalmente sdraiata sul mio letto ho faticato ad addormentarmi per il dolore che avevo ai piedi a seguito del tanto camminare. Il tempo del riposo non è stato poi così lungo perchè l’indomani, mercoledì 27 agosto, alle sei e trenta del mattino eravamo già svegli per poter partecipare all’udienza generale del Santo Padre, Papa Benedetto XVI. Veramente l’orario della catechesi era fissato per le 10.30 ma per essere certi di trovar posto abbiamo deciso di raggiungere p.zza S. Pietro per le 8, ora di apertura dei cancelli. La sala era immensa e, in breve tempo, tutti i posti furono occupati: quanta gente venuta da ogni parte del mondo per poter incontrare il capo della Chiesa. Nonostante il gran numero di persone presenti, credo 2.500, c’era un grande ordine: numerose guardie addette alla sicurezza assicuravano un clima di perfetta tranquillità. Anche i bambini più piccoli del nostro gruppo parevano rendersi conto dell’eccezionalità dell’avvenimento, infatti, nonostante la fatica della lunga attesa, erano sempre sereni e incuriositi. Per allentare la tensione non sono mancati momenti di gioco grazie a divertenti palloncini colorati contrassegnati dall’emblema dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, che volteggiando in aria parevano voler comunicare a tutti la nostra festa nell’essere presenti. Alle 10.30 in punto l’emozione di tutti fu rotta da un grande applauso quando irruppe nell’aula Sua Santità. Devo dire che ho provato sentimenti fortissimi nel poter stare così vicina al Papa, infatti avevano la fortuna di sedere nelle prime file.
Appena Benedetto XVI ha cominciato la catechesi, nella sala subito si è fatto il massimo silenzio: il tema riguardava la vita di San Paolo e la sua attività di evangelizzazione. Il tutto poi veniva ripetuto nelle varie lingue delle nazionalità presenti. Successivamente sono stati presentati i numerosi gruppi partecipanti fra cui anche la nostra associazione: quando siamo stati nominati tutti noi ci siamo alzati in piedi facendo volare in aria i palloncini e sventolando la nostra bandiera. Infine, dopo la benedizione dei presenti, il Papa si è incamminato verso l’uscita intrattenendosi con alcuni dei presenti: per un po’ abbiamo avuto la speranza che passasse proprio vicino a noi, invece presto lasciò l’aula dopo aver benedetto numerose coppie di novelli sposi. Ricorderò per sempre questo grande avvenimento: per la prima volta ho visto il Papa dal vivo.
Intanto si era già fatta l’ora del pranzo ma a quel punto io e la mia famiglia abbiamo deciso di staccarci dal gruppo per poter tornare in albergo a rilassarci brevemente. Nel pomeriggio ci siamo recati nuovamente in p.zza S. Pietro per poter entrare all’interno della basilica dove abbiamo ammirato la celebre “Pietà” di Michelangelo e visitato le tombe dei Papi. In seguito abbiamo camminato un po’ per il centro di Roma in compagnia di una cugina di mia mamma che è romana con la quale abbiamo visto p.zza Navona, la famosa fontana di Trevi, dove abbiamo lanciato secondo la tradizione, la monetina per poterci assicurare di ritornare un giorno. Da ultimo siamo arrivati in p.zza di Spagna all’ora del tramonto, dove abbiamo potuto godere dello stupendo panorama in cima alla nota scalinata che porta alla chiesa di Trinità dei Monti.
L’ultimo giorno era in programma una gita a Tivoli per visitare la bella Villa d’Este ma noi abbiamo preferito restare ancora nel centro città per poter almeno vedere il Colosseo, la “bocca della verità”, il Circo Massimo, i Fori Romani, il Campidoglio e il Vittoriano.
Ora che sono tornata a casa devo dire che Roma mi manca moltissimo, che è stata davvero una bellissima esperienza poterla visitare ma soprattutto non vedo l’ora di potermi ritrovare con gli amici delle famiglie numerose per un’altra divertente avventura in compagnia.
Veronica Vitali – Cremona