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COSA VOGLIAMO DIRE CON LA FESTA REGIONALE DELLA CAMPANIA

COSA VOGLIAMO DIRE CON LA FESTA REGIONALE DELLA CAMPANIA

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Prima festa regionale della Campania: una grande festa per mettere al centro la famiglia e dire basta alla cultura del pressappochismo.
Di recente, si sente spesso parlare di problemi che affliggono la regione Campania, non ultimo, ma anche quello più eclatante, quello dei rifiuti che, nonostante si stia avviando a un lieve miglioramento, ancora non trova una forma di completa risoluzione.
Come mai succede questo? E perché succede solo in Campania?
Ho spesso affermato che, qualunque iniziativa si voglia realizzare qui, diventa sempre più un’impresa difficile, quasi impossibile a realizzarsi. Forse perché questa realtà è figlia di una cultura del “pressappochismo”, del “su per giù”, delle conoscenze, delle raccomandazioni, dei compromessi, tutte realtà che non aiutano chi, invece, vuole fare le cose davvero con serietà e generosità, nel rispetto di tutti per tentare di risolvere le problematiche in cui versano, ormai già da troppo tempo, le famiglie e in particolare le famiglie numerose.
Per non parlare poi di coloro che ci dicono: “torni domani perché il responsabile in questo momento è occupato” . Ma io mi chiedo: quando sarà mai libero questo tale per ascoltare ciò di cui abbiamo bisogno?
Da questo andazzo non si salvano nemmeno le istituzioni, quali Provincia e Regione: dopo aver consegnato una miriade di documenti per ottenere, a distanza di un anno dall’evento di Caserta, quel famoso contributo, nonostante sia stata approvata la delibera con addirittura l’atto di liquidazione che porta la data di Febbraio 2008, a tutt’oggi sul conto dell’Associazione non si vede alcun accredito da parte dell’amministrazione provinciale. E anche la Regione non è da meno: infatti, il tanto sospirato contributo che attendiamo, chissà in quale cassetto sta dormendo…
Con questo incontro, allora, vogliamo farci sentire, non solo dai politici che verranno alla festa ma farci conoscere anche dalla gente del nostro quartiere, della nostra città che, probabilmente non sa nemmeno che esiste una Associazione che si interessa della famiglia.
Nel contempo vogliamo far capire che se ad una coppia dovesse nascere un figlio non è la fine del mondo, anzi è una benedizione del buon Dio il quale, nonostante tutto, ancora ci dona dei bellissimi bambini, regalando loro noi come genitori affinché possiamo educarli, farli crescere bene, insegnare loro i veri valori della vita in quella scuola,sempre aperta –notte e giorno- che è la famiglia.
Vogliamo comunicare la gioia che si prova in una famiglia numerosa e la fatica del quotidiano che avvertono di più le donne che vivono e lavorano in casa: dovremmo chiamarle “Home Manager” – e sì perché dire semplicemente “Casalinghe” è troppo riduttivo- oppure quelle che lavorano e ritornano a casa distrutte ma nello stesso tempo, insieme al marito, contentissime di dedicarsi ai figli.
A questa festa verranno anche i Coordinatori Provinciali con le rispettive famiglie al completo. Insieme, con incontri periodici, abbiamo organizzato la festa, che è diventata così un modo per fare crescere la collaborazione tra di noi e la sensibilità nei confronti dell’Associazione e delle famiglie.
Insomma, l’appuntamento del 20 aprile sarà per noi famiglie campane una grande occasione, per conoscerci, per ritrovare ragioni forti del nostro essere famiglie, cioè ”cellule fondanti della società”, per chiedere e pretendere dalle istituzioni l’attenzione e la considerazione che ci spetta, per dimostrare con la nostra presenza che ci siamo e siamo felici di esserci.
Aniello e Adele Guido, Coordinatori ANFN per la Campania