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CIG: il danno e la beffa

CIG: il danno e la beffa

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Premessa importante: sono consapevole che per una F.N. la cassa integrazione (CIG) possa essere un dramma, ti puoi trovare da un giorno all’altro con lo stipendio dimezzato se non nell’anticamera del licenziamento. Questo è un caso raro, rispetto ad altre CIG addirittura fortunato ma quanto segue per mostrare la demenzialità di alcuni meccanismi del nostro welfare.
Sentite questa. Sabato all’oratorio incontro un padre numeroso e cominciamo a parlare del più e del meno, inevitabilmente il discorso cade sull’attuale crisi economica e questo padre mi informa che l’azienda dove lavora sta usufruendo della cassa integrazione, a rotazione per tutti gli impiegati e operai, lui compreso. Sospirando mi dice che se tutto andrà bene a fine anno avrà una decurtazione complessiva dello stipendio “solo” del 5-6% e a mo’ di consolazione aggiunge sorridendo: ”Beh, così l’anno prossimo avrò assegni famigliari più consistenti e magari mia moglie riesce ad incrementare un poco il suo lavoro. Alla fine il danno sarà quasi nullo”. Istantaneamente mi scatta l’allarme, so che sua moglie è una libera professionista par-time. Quasi lo travolgo. Fermi tutti! “Questa sera a casa controllami l’ultima richiesta degli assegni, telefonami poi a casa, preparerò delle simulazioni e ti farò sapere”. Capisco che è sconcertato e gli spiego la faccenda del 30% di reddito famigliare da lavoro autonomo che fa decadere il diritto agli assegni famigliari. L’ho preoccupato, quasi mi dice “obbedisco”. A sera mi telefona i dati. All’ultima richiesta di A.F. la moglie contribuiva al reddito famigliare per circa il 28%, siamo al sul filo del rasoio. Ricapitolando e senza tediarvi con le simulazioni: se alla fine del 2009 la CIG gli taglia anche solo mille euro oltre quanto preventivato, nel 2010 questa famiglia rischia di perdere gli assegni famigliari! La moglie, anche senza incrementare le sue entrate rispetto al 2008, quest’anno potrebbe valere poco più del 30% del reddito famigliare totale.
Appunto: il danno (la CIG nel 2009) e la beffa (niente A.F. nel 2010).
Giusto per curiosità sottolineo che il limite del 30%+1 prescinde dall’ammontare del reddito famigliare totale, può essere un totale da fame ma niente A.F.
Vi risparmio i suoi commenti, alcuni irriferibili. Spero vivamente che alla fine ci stiano dentro, anzi, prego che gli riducano la CIG eppoi il 2010 dovrebbe essere meglio di quest’anno…
Flavio