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“Casa Maria ed Elisabetta”, accoglienza formato extralarge

“Casa Maria ed Elisabetta”, accoglienza formato extralarge

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Un progetto di accoglienza familiare denominato “Casa Maria ed Elisabetta”

Siamo Giovanni e Mimma D’Andola, sposati da 28 anni con 6 figli di età compresa tra i 27 e i 6 anni, più al momento un bambino di 10 anni in affido temporaneo.
Io Giovanni lavoro come consulente di informatica da oltre 30 anni, io Mimma svolgo il mio lavoro in casa.
Siamo originari della Puglia, ma siamo a Perugia dal 1979 e ci consideriamo umbri di adozione.
La nostra lunga e movimentata esperienza familiare ci ha fatto riflettere molto sulle esigenze della famiglia, sia quelle riguardanti la coppia che quelle relative ai figli.
Abbiamo personalmente sperimentato che la famiglia (specie quella numerosa) ha già in sé delle dinamiche adatte all’accoglienza, a causa della molteplicità degli aspetti che la caratterizzano.
Essa può diventare una risorsa non solo per se stessa, ma anche per l’ambiente che la circonda.
Da tempo abbiamo cominciato ad aprire la nostra casa all’ospitalità, cercando di rispondere alle necessità che di volta in volta ci interpellavano.
Abbiamo visto che ci sono varie situazioni a cui far fronte, anche in ambiti di normale quotidianità.
Tra tutte ne abbiamo individuate alcune che ci stanno particolarmente a cuore quali:
Accogliere bambini in affido temporaneo.
Dare la possibilità a ragazze/i, che vengono da fuori Perugia, che hanno attitudine e buona volontà ma limitate possibilità economiche, di frequentare l’università.
Accogliere ragazze/i che hanno bisogno, per un periodo limitato di tempo, di allontanarsi da casa per trovare un luogo tranquillo dove completare gli studi o avere un recupero affettivo.
Offrire un appoggio momentaneo, in attesa di una sistemazione definitiva, a ragazze che desiderano portare avanti una gravidanza inattesa, ma non ne hanno i mezzi.
Offrire sostegno e ospitalità a chi ha un componente della famiglia in ospedale, a seconda delle diverse situazioni e necessità.
Ospitare coppie in momentanea difficoltà o che semplicemente hanno bisogno di uno stacco dalla routine. Offrire anche un sostegno a genitori soli.
Questo desiderio di aprirci sempre più all’accoglienza e al servizio, necessita però di spazi più adeguati per potersi realizzare.
Per questo abbiamo individuato alcune case che, opportunamente ristrutturate negli spazi interni, ci permetteranno di rispondere meglio alla chiamata che sentiamo.
Abbiamo anche creato una apposita associazione denominata “Casa Maria ed Elisabetta”.
Ci piacerebbe che in futuro questa nostra iniziativa si allarghi ad altre persone disponibili all’accoglienza creando così una rete di famiglie solidali disposte al servizio e all’aiuto reciproco.
Grazie dell’attenzione.

Giovanni e Mimma D’Andola
Perugia

Scarica allegati:
progetto_maria_elisabetta.doc