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Associarsi? In cambio di cosa?

Associarsi? In cambio di cosa?

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La testimonianza di Katia, socia “sostenitrice” attivissima nel sostenere e diffondere i valori della nostra associazione ma anche nell’operare in prima linea in aiuto delle famiglie è un piccolo sfogo di chi si scontra contro la diffidenza di tanti, contro un atteggiamento di chi “vuole qualcosa in cambio”.
Ma la nostra associazione, a parte le convenzioni, le agevolazioni, gli incontri, persino i regali (basta pensare all’incredibile opportunità di avere per 6 mesi gratis il giornale Avvenire a casa) non é solo una tessera di sconti, ma un gruppo di persone unite da ben altro, qualcosa che, come recita una famosa pubblicità, non si può pagare con una carta di credito, ma solidarietà, conforto, amicizia, condivisione. Chi si associa deve condividere i nostri valori e quelli, per fortuna, non hanno prezzo.

“Siamo una famiglia associata dal gennaio 2005 e , anche se, per ora, abbiamo “solo” tre figli, abbiamo sempre cercato di spiegare ai nostri amici e conoscenti cosa significa per noi far parte di una grande famiglia qual’è l’associazione delle famigie numerose e quanto importante per tutti sia il lavoro che stiamo facendo con l’associazione.
Purtroppo il muro di diffidenza che riscontriamo ci impedisce di iscrivere nuove famiglie: tanti amici ci chiedeno cosa facciamo, poi quando chiediamo loro di compilare il modulo ci sentiamo rispondere:” ma poi cosa ci guadagnamo?” Al momento ci siamo rimasti un po’ male: possibile che per fare qualcosa bisogna avere sempre qualcosa in cambio?
Ora Il nostro paese, Abbiategrasso, in provincia di Milano, ha deciso di favorire le famiglie con più di tre figli dando 170,00 euro di detrazione per l’ICI della prima casa, un’iniziativa attuata su sollecitazione dell’associazione. Speriamo che ora i nostri concittadini siano soddisfatti e guardino all’associazione come un punto di partenza e non solo un arrivo per avere solo un qualcosa di materiale.”
Katia