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Niente di nuovo sul fronte occidentale

Niente di nuovo sul fronte occidentale

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Chiusi i lavori della TERZA CONFERENZA SULLA FAMIGLIA, i delegati di Anfn iniziano a trarre qualche conclusione da quanto vissuto nella due giorni.
Ad ogni pausa caffè il delegato, direttore politico di Anfn Alessandro Soprana,  mi ripeteva con un sorriso: “Niente di nuovo sul fronte occidentale…”.
Negli ultimi 10 anni Alessandro con altri colleghi di Anfn ha viaggiato parecchio, (correndo tra un treno e l’altro e mangiando panini a pranzo e a cena) raggiungendo Assessori Comunali, Regionali, Sindaci, Sottosegretari, Onorevoli della Camera e del Senato… ha bussato a molte porte… forse tutte, per portare la voce delle famiglie al Governo, e ha sicuramente ragione nel fare questa affermazione.
La conferenza si è svolta con metodo e dando molto spazio a statistiche e relazioni, ma Alessandro è rimasto “basito” dagli interventi “Dickensiani” della Raggi, della Visini, della Boldrini, della Garante per l’Infanzia e della Boschi. Queste donne hanno parlato di famiglia, qualcuna sottolineava “famiglie”, affermando che nonostante tutto (il nulla politico?), la famiglia restiste ai marosi dell’esistenza e garantisce il diritto dei figli ad avere un padre e una madre ed un ambiente familiare sereno (roba da David Copperfield). 
Insomma, l’intervento politico ha avuto l’effetto di una pesante pacca sulla spalla accompagnata da un “Bravi! Continuate cosi”. 
Brillava per l’assenza, nel sedicente comitato scientifico, qualcuno dei nostri genitori, prudentemente lasciato fuori per non turbare i sonni e quell’allegro cicalare delle riunioni preparatorie alla conferenza.
Tutto bene, se non che in un anno di lavoro costoro sono riusciti a captare quello che noi di Anfn riportiamo da 13 anni, e forse neanche tutto. 
In ogni caso noi lavoriamo per le prossime generazioni, e il fatto di aver parlato di famiglia è già grandemente positivo. 
Ora dopo la morte del Fattore Famiglia, dobbiamo pensare a qualcos’altro, e fare le necessarie simulazioni da presentare ai candidati per il “secondo tempo”.
Noi che ci crediamo, in questa famiglia, continuiamo a lavorare.

Carlo, Alfredo, Alessandro, Paolo, Stefano e Emanuela