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Il sindaco Pizzarotti sospende il Quoziente Parma

Il sindaco Pizzarotti sospende il Quoziente Parma

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QUOZIENTE PARMA E FAMIGLIE: VALORI DA BUTTARE?

Un po’ di cronistoria:
18 aprile 2012: le associazioni della Consulta per la Famiglia del Comune di Parma invitano tutti i candidati a sindaco per un confronto sul tema famiglia.
Il candidato Federico Pizzarotti, oltre a condividere il valore della famiglia e le proposte avanzate dalle associazioni, esprime un giudizio positivo sul Quoziente Parma, impegnandosi a mantenerlo e valorizzarlo in caso di elezione.

21 maggio 2012: Federico Pizzarotti viene eletto Sindaco di Parma.
Dopo il suo insediamento, vengono pubblicate sul sito del Comune di Parma le “Linee Programmatiche di mandato 2012 – 2017”. A pag. 34 del documento viene riportato quanto segue (punto 2): “Valorizzazione del Quoziente Parma – Mantenimento e studio per la revisione delle modalità di applicazione delle agevolazioni, con tariffe da modulare in modo da renderle più aderenti alle reali possibilità delle famiglie, anche quelle più numerose”.

26 novembre 2012: la Giunta comunale di Parma, presieduta dal Sindaco Pizzarotti, con la delibera 439 approva il piano tariffario per l’esercizio 2013. Il punto 3 della delibera riporta quanto segue: “…di approvare la sospensione a partire dal 1′ gennaio 2013 dell’applicazione alle tariffe delle riduzioni derivanti dall’applicazione del Quoziente Parma e dalle agevolazioni per le famiglie affidatarie e per le famiglie numerose con un numero di figli a carico pari a tre o più…”.

Crediamo che la gravità di questa delibera si commenti da sola. Con questa scelta non solo viene disatteso quanto promesso in campagna elettorale e scritto nel documento programmatico, ma viene soprattutto meno uno strumento di equità nella determinazione delle tariffe che viene sempre più adottato da altre amministrazioni in Italia. E riesce persino a togliere le agevolazioni per le famiglie affidatarie e le famiglie con tre e più figli…

La giustificazione contenuta nella delibera (con il d.legge 6.12.11 è prevista la revisione dell’ISEE) è estremamente debole: il decreto attuativo di modifica dell’Isee deve essere ancora deliberato. La bozza evidenza che il nuovo Isee sarà peggiorativo per le famiglie, in quanto considererà anche i redditi esenti e darà un peso maggiore alla casa di proprietà, oltre ad incidere in maniera assolutamente marginale sulle scale di equivalenza, dove invece interviene il Quoziente Parma riconoscendo un maggior peso ai carichi famigliari. Il debutto del decreto in ogni caso è stato rinviato e sicuramente non partirà dal 1′ gennaio 2013.

L’altra motivazione che immaginiamo possa essere addotta è quella delle mancanza delle risorse. Già oggi le famiglie, in particolare quelle con figli, stanno pagando quasi tutto il conto delle minori risorse del Comune (vedi aliquote massime dell’IMU e della addizionale comunale), per cui, sulla base del principio di equità, le risorse dovrebbero essere trovate per altre strade, quali ad esempio la revisione dei contratti di appalto dei vari servizi.
Il Quoziente Parma, comunque, ha una sua peculiarità: attraverso le diverse leve che ha a disposizione (retta minima e massima, Isee minimo e massimo, fasce di esenzione, pesatura dei carichi, etc.), può essere introdotto a costo zero per il Comune.
La scelta di non utilizzarlo, quindi, è una scelta esclusivamente politica.

Purtroppo, le prime indicazioni emerse dalla Giunta Pizzarotti non sono certo a favore delle famiglie con figli.
Ha smantellato l’Agenzia per la Famiglia. Sono state eliminate le agevolazioni per le famiglie numerose e la scontistica sugli abbonamenti dell’autobus a favore delle famiglie con figli (malgrado anche questo sia uno dei punti previsti dalle Linee Programmatiche – vedi punto 3 pag. 19); è stata abbandonata la Parma Family Card; è stato ridotto del 20% il budget dei Laboratori Famiglia, di cui probabilmente verrà cambiato il nome ed il progetto; è stato disdettato l’accordo con il Forum delle Associazioni Famigliari ed il progetto dello sportello famiglia. Sono stati ridotti i fondi per le famiglie affidatarie, con contestuale aumento dei fondi a favore delle strutture per minori, gestite dalle cooperative: evidentemente non si crede nella sussidiarietà della famiglia, ma nell’appalto dei servizi a terzi.
Di fatto è stato smantellato tutto quanto costruito a Parma negli ultimi anni sul tema famiglia.
Malgrado nel documento programmatico (pag. 34 punto 3) sia stato valorizzato il ruolo della Consulta delle Associazioni Familiari e delle Associazioni stesse, queste non sono state minimamente coinvolte in queste scelte, che sono state apprese per la quasi totalità dalla stampa.

Cosa c’è dietro queste scelte?
Una precisa scelta politica che non prevede la centralità delle famiglie, in particolare quelle con figli?
O un semplice “errore di inesperienza” sul tema?

Vorremmo propendere per la seconda soluzione.
Di sicuro il consenso non si mantiene con la semplice simpatia, ma anche con atti concreti.
E per questo che chiediamo al Sindaco Pizzarotti un chiaro segnale in questo senso, non solo con l’immediato ripristino del Quoziente Parma, ma anche di tutte le altre iniziative a favore delle famiglie, che ritornino ad essere al centro delle politiche dell’Amministrazione comunale.
Le associazioni sono a disposizione. Lo è anche il Sindaco di Parma? Aspettiamo una risposta entro la fine del 2012…

Alfredo Caltabiano

Consigliere Nazionale
Associazione Nazionale Famiglie Numerose

Vice Presidente
Consulta delle Associazioni Familiari
del Comune di Parma

Scarica allegati:
QP.doc
tariffe_2013-1.pdf
Linee Programmatiche di Mandato 2012_2017.pdf
201061515734_quoziente parma cc 13_2010.pdf