Venti anni di Anfn. Quelli della prima ora: la testimonianza della famiglia Maroncelli

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    Nel grande diario di Anfn oggi scrivono anche Fabrizio e Regina Maroncelli. Lui, bancario, ha 63 anni ed è in pensione da pochissimi mesi, lei, 61, giornalista pubblicista e docente di inglese.
    Sono genitori di quattro figli : Roberta 31, Lorenzo 28, Valeria 25, Fabio 22.
    Portano in tasca la tessera n. 397. «Ci siamo iscritti nel 2005, dopo un’iniziale titubanza (non ci piaceva il sito, sembrava che volessero soprattutto soldi…), dichiarando che non volevamo collaborare. Poi ci chiamò Mario Sberna, chiedendoci di diventare coordinatori di Bergamo. Ha capito bene, senza nemmeno conoscerci. E abbiamo pensato: e quando ma ci ricapita di diventare “coordinatori” di qualcosa???».
    Come Anfn ha segnato la vostra vita negli ultimi venti anni? «Tantissimo. Ci ha fatto trovare la comunità che cercavamo, la famiglia dove crescere e condividere, la “battaglia” per cui spenderci. Gli esordi sono stati “eroici”, una scoperta di relazioni e un’esplosione di creatività: per le famiglie numerose non c’era niente, non ne parlavano né i politici locali, né quelli nazionali, zero assoluto. Eppure noi avevamo l’impressione di poter “cambiare ‘sto paese”». Gente normale, comune, che comincia a incontrare sindaci, a fare proposte politiche… « Ricordo Monica – coordinatrice di Lecco- che dopo avere descritto il suo incontro con il primo cittadino chiudeva la notizia scrivendo… “e adesso smetto perchè vado a stirare…”. Ecco, noi eravamo quella roba li. Mario Sberna ci diceva che era la nostra missione. A noi sembrava una parola un po’ grossa, ma forse (come il 99% delle volte) aveva ragione lui, che quando faceva i direttivi diceva… “Lo Spirito Santo e noi…”».
    Venti anni di esperienza associativa. Coordinatori della provincia di Bergamo, responsabili di sito e giornale, consiglieri nazionali per due mandati, responsabili per l’unità estero.
    Poi, per Regina, la lunga esperienza di presidente Elfac (European large families confederation) che le ha permesso di portare in Europa ciò che aveva condiviso (e continua a condividere) in Anfn.